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È morto il giornalista salernitano Clodomiro Tarsia

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Amaturo, Fruscione, Liguori, Schiavone, Vitale, Volzone: la vecchia guardia del giornalismo (non solo sportivo) di Salerno, di cui faceva parte anche Clodomiro Tarsia, scomparso mercoledì all’età di 88 anni.

Addio al giornalista Clodomiro Tarsia

Un giornalista a tutto tondo: merce rara nell’epoca della specializzazione esasperata. Anche per questo, è giusto e doveroso rendere omaggio al salernitano Clodomiro Tarsia, morto il 13 febbraio all’ospedale di Eboli, dov’era ricoverato da circa un mese.

Nato nel capoluogo il 25 agosto 1936, Tarsia iniziò la sua carriera al «Corriere di Napoli», sotto l’alto magistero del futuro direttore de «La Gazzetta dello Sport» Gino Palumbo, per poi passare a «Il Mattino», dove avrebbe lavorato fino al pensionamento nel 1994.


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Professionista dal 1972, Clotar si distinse per la sua versatilità: nel suo curriculum spiccano non solo il calcio e la Salernitana – a cui avrebbe dedicato nel 1995 un’approfondita retrospettiva in 8 fascicoli per «Il Mattino», scritta a quattro mani con Roberto Ventre – ma anche le cronache di ciclismo e pugilato. Di più: quando il quotidiano napoletano superò la tempesta dello scandalo della Loggia P2 – erano i primissimi anni Ottanta – il cronista salernitano sconfinò frequentemente nel mondo della musica e dello spettacolo.

Fu anche prolifico saggista

Con queste referenze, Tarsia poté scalare le gerarchie interne del giornale fino a diventare caporedattore e responsabile della redazione di Salerno.

Conclusa la sua carriera giornalistica a TeleSalerno 1, di cui fu direttore nei tardi anni Novanta, coltivò con assiduità il suo amore per la storia locale, interessandosi anzitutto ai protagonisti dimenticati di quel Cilento che aveva eletto a sua seconda patria. Tra le sue principali opere saggistiche si ricordano I racconti di Avalanche (1999), Presepi e meraviglie del Cilento (1999, scritto con il figlio Fernando), Filippo Patella e i cento preti ribelli del Cilento (2011). Per «Il Mattino» curò anche un’iniziativa editoriale dedicata al fenomeno del brigantaggio in provincia di Salerno. Negli ultimi anni della sua vita, ha collaborato anche con «La Città».

Ai figli Cristiano – che ha seguito le orme paterne: anch’egli scrive sul quotidiano diretto da Roberto Napoletano – e Fernando le condoglianze della direzione e della redazione di SalernoSport24.

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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.
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