Come diventare giornalista sportivo? Approcciarsi al mondo del lavoro può risultare complicato quando non si hanno le idee chiare. Vuoi rimanere vicino al mondo dello Sport perché è la tua passione? Semplice! Puoi essere di supporto ad un club come addetto stampa o parlare della tua squadra del cuore, oppure del tuo Sport preferito. Quello che ti serve è diventare un giornalista.
Come diventare giornalista sportivo oggi
Lavorare nel mondo dello Sport è affascinante. Sei in contatto con la tua squadra del cuore e puoi vedere i campioni da vicino. Se la tua passione è sempre stata quella di scrivere, e ti piace lo Sport, il mondo del giornalismo potrebbe essere la risposta giusta. Chilometri su è giù per lo stivale, per raccontare la storia dello Sport da un’angolazione diversa dal semplice spettatore.
La guida completa
Come si diventa un giornalista sportivo? La strada è tortuosa e lunga. Anche dopo aver superato un certo numero di step, non ci si può mai sentire “arrivati”. Se vuoi essere il nuovo Gianni Mura allora metti da parte questa guida perché ti potrebbe tornare utile. Il primo passo da fare è capire cosa vuol dire essere un giornalista.
Chi è il giornalista?
Essere un giornalista significa entrare in una cerchia di persone che riportano i fatti, significa essere lì dove avviene… a volte la storia. Ma cosa fa il giornalista, soprattutto come? Il giornalista è un produttore di contenuti creativi (testuali, audiovisivi o grafici). Deve verificare le fonti e scoprire tutti i dettagli utili ad un’informazione completa da trasmettere in un servizio televisivo, per la carta stampata, per la radio o per un giornale web.
Cosa sono le 5W
Le regole delle 5W (in inglese sono chiamate anche Five Ws o W-h questions) sono la prima regola del giornalismo e servono a scrivere un buon articolo. Sono la chiave d’accesso per andare dritti al cuore della notizia. Poi che ben vengano fiumi di dettagli, ma la regola delle 5W, dalla carta, alla radio, alla TV, al web, è rimasta pressoché intatta. Eccole:
- Who? (Chi?)
- What? (Che cosa?)
- When? (Quando?)
- Where? (Dove?)
- Why? (Perché?)
L’articolo 21 e la Legge che regola il giornalismo
Nella Costituzione si legge:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria [cfr. art.111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
Il lavoro giornalistico è tutelato dall’articolo 45 della legge 03/02/1963, n. 69 che, di conseguenza, istituisce l’Ordine dei Giornalisti. Ciò fa sì che nessuno può assumere il titolo né esercitare le funzioni di giornalista se non è iscritto all’albo professionale.
L’Ordine dei Giornalisti
Il Consiglio Territoriale competente decreta l’appartenenza all’Ordine dei Giornalisti con l’iscrizione all’albo, dipartito in due diversi elenchi.
- Giornalisti Professionisti
- Giornalisti Pubblicisti
Annessi all’albo sono presenti due ulteriori elenchi speciali:
- Uno finalizzato all’iscrizione dei giornalisti di nazionalità straniera che operano in Italia
- Uno riservato a coloro che assumono la qualifica di direttore responsabile di periodici o riviste a carattere tecnico, professionale o scientifico (escluse testate sportive e cinematografiche)
La domanda di iscrizione all’albo, che contiene tutti i dati anagrafici dei giornalisti, va presentata al Consiglio dell’Ordine della regione in cui l’interessato ha il domicilio. Alla domanda va allegata una specifica documentazione diversa per il giornalista pubblicista o professionista.
Il giornalista pubblicista
Il primo passo per entrare nel mondo del giornalismo è un’attività giornalistica da svolgere in 24 mesi. Essa dovrà essere retribuita e continuativa da svolgere presso una testata regolarmente registrata e diretta da un iscritto all’albo dei giornalisti.
Per iscriversi all’albo dei pubblicisti, non è richiesto dunque il superamento di alcun esame. Occorre però seguire un lungo iter per il reperimento di tutta la documentazione necessaria:
- Domanda di iscrizione (con marca da bollo da 16 euro) al Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della regione di residenza in cui sono contenute le generalità complete, la testata giornalistica e il biennio (ultimi due anni di collaborazioni giornalistiche).
- Dichiarazione del direttore responsabile della testata giornalistica.
- Elenco firmato dal direttore su carta intestata con almeno 70 articoli firmati o siglati (non oltre il 20 per cento del totale) pubblicati nell’ultimo biennio.
- Articoli in originale (o in fotocopia), videocassette, CD o DVD.
- Copia delle ricevute (ritenute d’acconto) di tutti i compensi giornalistici percepiti nel biennio.
- Autocertificazione: nascita, residenza, cittadinanza, titolo di studio.
- Certificati: carichi pendenti, casellario giudiziario.
- Versamento di 50 euro al momento della presentazione dell’istanza.
Dopo l’approvazione dell’istanza occorre:
- Il versamento di 168 euro sul conto corrente postale 8003.
- Il pagamento all’Ordine dei Giornalisti una tantum di 70 euro.
- Il pagamento all’Ordine dei Giornalisti di 90 euro (quota annuale).
- Due fotografie.
Il numero effettivo degli articoli necessari per l’iscrizione nell’albo, gli aspiranti pubblicisti devono rivolgersi all’OdG della regione in cui ha sede la propria residenza. Essa è competente ad accogliere la richiesta e a valutare la congruità della retribuzione dichiarata.
Il registro dei praticanti
Ci si potrebbe fermare all’albo dei pubblicisti. Ma se dopo un comprovato periodo nel quale si riconosce il giornalismo come il “mestiere” definitivo per la propria carriera, si può pensare all’albo professionale. A questo punto la strada porta ad un periodo di praticantato, per cui iscriversi al registro dei praticanti. Per accedervi non occorre una laurea ma un contratto (della durata di 18 mesi) presso una redazione che possegga i necessari requisiti. Questi consistono in almeno 3 giornalisti professionisti all’interno della redazione, di cui almeno uno assunto con CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro) da giornalista professionista.
Il giornalista professionista
È una: fare l’esame per l’idoneità professionale dinanzi ad una commissione. Non occorre alcuna laurea ma fare un praticantato:
- il praticantato deve avere una durata di 18 mesi. In più è necessario seguire uno dei corsi di formazione, della durata minima di 45 ore, promossi dal Consiglio Nazionale o dai Consigli Regionali dell’Ordine;
- in alternativa al corso di formazione si può frequentare per un biennio una delle scuole di giornalismo riconosciute dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti;
- superare l’esame di idoneità professionale (art. 32 legge n. 69/1963).
L’esame si tiene dinanzi ad una commissione esaminatrice, organizzato dall’Ordine e si svolge a Roma. È composta da due prove, scritta e orale. La prova scritta ha la durata di 8 ore. La commissione è composta da:
- Un magistrato (che presiede la commissione)
- Due professori universitari
- Tre giornalisti (laureati e con 10 anni di anzianità; oppure non laureati, ma con 20 anni di anzianità professionale)
- Un rappresentante della FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali)
La prova scritta
L’esame scritto, il quale ha una durata di 8 ore, prevede tre passaggi:
- Sintesi di un articolo scelto dal candidato tra i due forniti dalla commissione. Devono avere una lunghezza di 30 righe da 60 battute ciascuna.
- Redazione di un articolo, di 45 righe da 60 battute ciascuna. Il candidato può scegliere tra i seguenti argomenti: Politica interna ed estera, Economia e lavoro, Cronaca, Sport, Cultura, Scienze, Tecnologie, Spettacolo.
- Questionario con 6 temi con risposte libere sul diritto costituzionale, il diritto penale, l’etica e la deontologia professionale, la storia e la tecnica del giornalismo.
La prova orale
L’esame orale si concentra in un colloquio che ha il fine di individuare il livello di conoscenza del candidato:
- dei principi dell’etica professionale
- delle norme giuridiche attinenti al giornalismo
- delle tecniche e pratiche che riguardano l’esercizio della professione
Superato ciò, la formalità consisterà nel passaggio all’albo dei giornalisti professionisti del territorio regionale. Andrà presentata la domanda d’iscrizione con le proprie generalità, la data di superamento dell’esame per l’idoneità professionale, a questo poi allegare un bollo di 16 euro. Servirà anche l’attestato di superamento dell’esame, il versamento di 70 euro all’Ordine regionale, e due fototessere.
Corsi di giornalismo
Non si arriva a sostenere un esame all’asciutto dalle nozioni più importanti, per questo motivo l’Ordine dei Giornalisti non ti abbandona mai. L’ordine stesso promuove una serie di corsi da poter frequentare dopo l’iscrizione all’albo dei pubblicisti. In più, attraverso una ricerca veloce sul web, è possibile individuare una moltitudine di scuole di giornalismo. L’ordine ne caldeggia alcune che inserisce nel sito nazionale.
Dove lavorare
Siamo al punto focale, dove indirizzare le energie dopo aver tanto studiato. Prima di tutto è un percorso che si affronta praticandolo, già questo abbatte molte delle domande in essere. Se vi ha spaventato il percorso fin qui letto, alla fine vi rimarrà una gran soddisfazione. Il giornalista può esercitare la professione, infatti, presso gli uffici stampa, agenzie di stampa e testate giornalistiche, che siano esse cartacee, online, televisive o radiofoniche.
E se il settore che vi piace ancora di più è quello sportivo, allora non resta che iniziare focalizzandovi sullo Sport che preferite. Non soffermatevi su un solo Sport, ma dei pochi che potreste approfondire, conoscete quanto più possibile. Iniziate con le testate della vostra città, non fermatevi mai, e non accontentatevi mai. Fate un buon curriculum e cercate di aggiornarlo ogni 3-4 mesi, e poi… Buona fortuna!
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