Le parole dell’allenatore giallorosso, Daniele De Rossi, nella conferenza stampa di presentazione del match che si terrà domani tra Salernitana e Roma.
Le parole di Daniele De Rossi in conferenza stampa
Subentrare a José Mourinho non è mai facile, Daniele De Rossi non ha sgarrato la prima, vincendo con il risultato di 2-1 in casa contro l’Hellas, ma questa volta c’è la Salernitana, che è alla disperata ricerca di punti salvezza, è “capitan futuro” questo lo sa bene: «Sì aumentano le difficoltà. Sicuramente hanno avuto dei problemi perché se sono lì giù vuol dire che hanno avuto delle difficoltà oggettive. Nella seconda parte di stagione le squadre che devono salvarsi danno qualcosa in più. Non ho mai giocato a Salerno e sono curioso perché da fuori mi è sembrato uno stadio con una curva emozionante. Sarà un peccato che anche noi non potremo avere la spinta dei nostri tifosi. La Salernitana ha un bravo allenatore e tanta qualità soprattutto in fase offensiva, dovremo stare veramente tanto attenti».
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“Problema emotivo delle trasferte”, il mister giallorosso grida la carica, ecco che caratteristiche vuole dalla sua squadra: «Io valuto quello che vedo e vedo giocatori con personalità. Se faccio un passo indietro e guardo il loro passato vedo gente che ha vinto, anche tanto, in trasferta. Ci sono dei momenti in cui le cose vanno male in casa, altri in cui vanno male fuori casa. Mi piace ‘squadra di banditi’, per citare Mou, come slogan. In trasferta serve quella spigolosità e quella cattiveria agonistica che ti permette di portare a casa punti anche in maniera sporca. Non penso di avere una squadra che pecchi di personalità, anzi».
Tante assenze e un mercato che, nell’era Mourinho di quest’anno, ha lasciato un po’ a desiderare, le dimissioni di Tiago Pinto ne sono un chiaro esempio, De Rossi dovrà quindi scegliere, con cautela, le proprie carte da giocarsi: «Le gerarchie in porta le ho decise quando sono arrivato. Rui Patricio ha parato molto bene e una partita non cambia la mia idea sul portiere né le gerarchie, sarà lui titolare. Svilar lo conoscevo meno ma mi ha impressionato con le sue abilità, ma una partita non cambia le gerarchi. Smalling, Renato Sanches e Kumbulla stanno facendo il loro percorso e vengono quotidianamente monitorati.
Paulo mi è sembrato che stesse bene, si è allenato al 100% con gli altri e lo vedo meglio rispetto alla prima settimana. Dean si è fermato qualche giorno, oggi riproverà ma penso che partirà con noi senza problemi. Mancini sta bene: mi è piaciuta la sua condizione fisica e la sua partecipazione a quello che abbiamo proposto in allenamento. Aouar torna da una Coppa d’Africa, è allenato, sicuramente mi ha raccontato i suoi spostamenti. Ha riposato poco, ma è comunque attivo e lo reputo prontissimo per giocare».
Si è parlato anche di Bryan Cristante, ecco le considerazioni dell’ex tecnico della Spal in merito: «Sono contento che rientri Bryan (Cristante, ndr), lo avrei voluto anche nella prima partita. Cambiano alcune caratteristiche più che lo schieramento. Cambiano alcune geometrie, cambia qualcosa ma come in ogni ruolo con qualsiasi giocatore. La nostra idea di gioco, però, rimane la stessa».