C’è chi partecipa a un’Olimpiade da atleta. E c’è chi, come Dario Cioffi, ha avuto il privilegio di seguire e raccontare i Giochi da vicino, cogliendone fino in fondo la magia.
Dario Cioffi in prima linea a Parigi 2024
Per la quarta edizione consecutiva, gli atleti salernitani non sono riusciti a salire sul podio olimpico. Eppure, alla fine di questi Giochi, una medaglia splenderà lo stesso: l’ha vinta il giornalista e scrittore salernitano Dario Cioffi.
Una vita consacrata allo sport praticato (da schermidore) e narrato (sulle colonne de «La Città»), Cioffi ha realizzato il suo sogno a cinque cerchi da addetto stampa della Federazione italiana scherma, per la quale lavora dalla tarda primavera del 2021.
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Dalla Makuhari Messe di Tokyo per l’Olimpiade segnata dall’emergenza sanitaria al Grand Palais della capitale francese, Cioffi è stato testimone privilegiato di gioie e amarezze degli schermidori italiani: l’impareggiabile oro delle spadiste azzurre (Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio) contro le padrone di casa, gli argenti dei fiorettisti e delle fiorettiste, l’atroce epilogo della finale per l’oro del fioretto tra Filippo Macchi e il bicampione olimpico Ka Long Cheung, fino al bronzo di Luigi Samele nel torneo di sciabola.
Un lavoro scrupoloso e attento che ha tenuto insieme la cronaca degli eventi e il flusso delle emozioni, il gesto tecnico e gli umanissimi contorni di ogni gara, la pedana e il dietro le quinte. Da vero conoscitore della materia, Cioffi ha saputo aggiungere di volta in volta una pennellata di colore al racconto delle competizioni, mettendo a fuoco quelle emozioni che la maschera nasconde e trattiene.
Con il cuore, la penna e la tastiera, l’addetto stampa della FIS ha vissuto la sua seconda Olimpiade in perfetto equilibrio tra competenza e passione, rigore e amore per la scrittura, facendo tesoro di quella lezione di vita (ormai perduta, purtroppo) che solo la vita di redazione può insegnare. Precisione, cura dei dettagli, un pizzico di astuzia per cogliere ciò che è sfuggito agli altri: i capisaldi del mestiere che Cioffi ha imparato sul campo. E che sono diventati oggetto di un bellissimo post sulla sua pagina Facebook: