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Davide Polito: “Il nostro lavoro va avanti perché la morte non aspetta”

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Intervista a Davide Polito, presidente della fondazione “Fioravante Polito”, sempre molto attiva nel campo della prevenzione e della salute degli atleti, professionisti e non. Fondazione che, nella gara di domani al “Menti” di Castellammare di Stabia, riceverà l’ennesimo riconoscimento per il lavoro svolto.

Davide Polito, il promotore del passaporto ematico

Ancora un riconoscimento per Davide Polito e la sua fondazione, da anni molto attiva per rendere obbligatorio il passaporto ematico a tutti gli atleti che praticano attività sportiva agonistica e non. Una formula già attiva in diverse scuole calcio della regione, che consente di individuare eventuali patologie ematiche ed anomalie cardiache degli atleti già in tenera età. Un’opera di prevenzione, che permetterebbe di evitare ulteriori tragedie legate all’attività sportiva. Fondazione che, tra l’altro, è stata promotrice della Biblioteca del calcio, del Museo e del Premio, intitolati ad Andrea Fortunato, compianto ex calciatore della Juventus. A Santa Maria di Castellabate, infatti, è possibile visitare il Museo che rappresenta un raro esempio di centro di documentazione storica sul gioco del calcio in Italia, e che ha ricevuto le visite di diverse autorità nazionali, sia sportive che istituzionali.

In occasione della gara tra Juve Stabia e Salernitana, le due squadre scenderanno in campo con una maglia della suddetta fondazione. I capitani, invece, indosseranno una fascia speciale che rappresenta i volti di Andrea Fortunato, Piermario Morosini e Flavio Falzetti, tre atleti prematuramente scomparsi. Ecco il contenuto dell’intervista al presidente Davide Polito:

Domani, in occasione di Juve Stabia-Salernitana, la fondazione Fioravante Polito riceverà l’ennesimo riconoscimento del lavoro svolto dal 2006 ad oggi. Si tratta certamente di un’enorme soddisfazione…

«Sono molto contento che i calciatori indosseranno una maglietta a sostegno del passaporto ematico. Per me si tratterà di un’occasione speciale anche per ricordare mio fratello Fiorello, scomparso poco tempo fa a 47 anni. Ringrazio tutti i componenti di entrambe le compagini».

Una fondazione nata con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo l’importanza dei controlli medici ed ematici continuati per gli atleti. Fin qui, quali sono i risultati raggiunti?

«I risultati raggiunti fino a questo momento sono straordinari, nonostante il Governo non abbia risposto alle nostre proposte di legge concernenti l’obbligatorietà del passaporto ematico. Il nostro lavoro va avanti con le scuole calcio della regione. Ad esempio, il centro diagnostico “Ventre” di Salerno, propone il passaporto ematico a tanti bambini, eseguendo tutte le analisi del caso. L’ultima scuola calcio ad aver aderito è la “Santos Smedile” del quartiere Vomero di Napoli. Siamo obbligati ad andare avanti perchè, purtroppo, la morte non aspetta».

Domani saranno ricordati Andrea Fortunato, Piermario Morosini e Flavio Falzetti, tre ex calciatori legati tra loro da uno sfortunato destino. Secondo lei, il rischio per gli atleti è ancora presente, oppure è stato limitato?

«Purtroppo, nella vita, siamo tutti a rischio. Intanto però, per prevenire tragedie sui campi di gioco, bisognerebbe rivedere il protocollo delle visite mediche effettuate sui bambini che si approcciano alle attività sportive. Oggi vengono fatte soltanto una semplice spirometria, un elettrocardiogramma e una prova da sforzo su due scalini, dopodiché viene immediatamente rilasciato il certificato di idoneità sportiva, senza analizzare in modo approfondito. Inoltre, ci sono dei medici sportivi che si recano presso alcune sedi delle squadre dilettantistiche e giovanili con un camper, dove eseguono visite mediche di pochi minuti. Tutto ciò è inammissibile e va assolutamente cambiato. Ancora oggi, purtroppo, ci sono dei bambini colpiti da malesseri gravi durante l’attività sportiva. Queste cose non devono più accadere, perché lo sport è vita».

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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