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ESCLUSIVA D. Bombardini: “Colantuono sa come si vince in serie B”

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Bombardini: “Anche allora il Palermo lottava per la promozione”

Ci sono giocatori e giocatori ma uno come Bombardini non lo si dimentica facilmente. Il fantasista di Faenza, prima di vestire il granata, era stato proprio al Palermo prima di andare poi alla Roma, ultima squadra prima di giungere a Salerno. E lui, a Bergamo, è stato calciatore alle dipendenze di Colantuono. Noi di SalernoSport24 lo abbiamo contattato e lui non si è risparmiato.

Ciao Bomba. Innanzitutto come stai?

“Ciao. Sto molto bene. Ho passato un bel Natale dai miei familiari a Faenza”.

Come va la tua seconda vita da imprenditore?

“E’ andata bene. Siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo con la vendita di alcuni immobili a Milano e non posso proprio lamentarmi”.

Quali sono le tue prospettive al momento sul calcio?

“Il mio obiettivo è rientrare nel calcio. Devo dirti che non mi ci vedo però tornare in campo in ruolo di allenatore. Preferirei qualcosa da dirigente sportivo, devo mettermi in pari col tesserino ma la cosa importante sarà accumulare esperienza. Al momento non si muove niente ma come ci sarà qualcosa che stuzzicherà il mio interesse mi metterò subito in moto”.

Ti sta piacendo questo campionato di serie B così avvincente?

“Sì e no. Ci sono squadre sicuramente interessanti. Quando c’ero io, c’erano squadre tipo Cagliari e Torino e si dovevano spendere barche di soldi per andare in serie A. Da qualche anno, invece, basta fare qualche sacrificio in più della media per ritrovarsi in massima serie o comunque giocarsela. Anche con una programmazione più mirata si può ambire, così come è capitato a Frosinone, SPAL e Benevento”.

Chi pensi alla fine la spunterà?

“Oltre al Palermo credo che se la giocheranno Frosinone e Bari. Le altre non le vedo più indietro rispetto a queste”.

I granata sono partiti meglio rispetto allo scorso anno e ora, con l’avvento di Colantuono, gli obiettivi non possono nascondersi dietro a un dito.

“Dopo tutto Colantuono sa come si vince un campionato di serie B; l’ho avuto quando ero all’Atalanta. Mi vide giocare quando indossavo la maglia della Salernitana e mi volle lui stesso a Bergamo. Vincemmo un gran campionato di B e l’anno dopo ci piazzammo all’8° posto in serie A. Era una signora squadra quella, Colantuono, in avanti ci schierava con un trequartista, che ero io, e due punte: Zampagna e Ventola. Se un allenatore come Colantuono è arrivato a Salerno l’obiettivo non può che essere quello di giocarsela”.

Facciamo un po’ di amarcord, Palermo-Salernitana. Viene un po’ da ridere, no?! E anche allora i ruoli delle due squadre erano gli stessi.

“Che partita: mi fischiavano, e più mi fischiavano e più mi galvanizzavo. Due assist io, due gol Bogdani, tre punti e tutti a casa. Anche allora il Palermo lottava per la promozione ma quella sconfitta fece saltare Baldini da allenatore dei rosanero”.

Un saluto ai tifosi della Salernitana?

“Un saluto speciale agli amici di Salerno ai quali auguro buon anno nuovo”.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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