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Genoa-Salernitana, le pagelle dei granata: Candreva irriconoscibile. Ochoa, Pirola e Coulibaly le note liete

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Genoa e Salernitana hanno inaugurato la decima giornata del campionato di Serie A. Di seguito, un breve riassunto della partita e le pagelle dei granata.

Genoa-Salernitana: la decide Gudmundsson

Gilardino decide di puntare sull’usato sicuro, mentre Inzaghi ritorna sui suoi passi e si affida al vecchio “modulo Sousa” per ritrovare certezze.

Nelle fila dei Grifoni si rivede Retegui al centro dell’attacco, coadiuvato sulla trequarti da Gudmundsson e Malinovskiy, mentre in porta si rivede Martinez dopo la squalifica. A sinistra è il turno di Aarón Martín al posto di Haps. Tra i granata, invece, ritrovano il posto da titolare Lovato e Pirola, vista la defezione di Fazio. A centrocampo si siede Kastanos, con Maggiore confermato al fianco di Coulibaly, mentre viene confermato in blocco l’attacco con il trio Cabral-Candreva-Dia.

La partenza del Genoa è a razzo e, nel primo quarto d’ora, va vicino al gol del vantaggio per ben tre volte. Nella prima, Ochoa compie un vero e proprio prodigio sul colpo di testa a botta sicura dell’ex di giornata Dragusin; successivamente, sarà il palo a salvare i granata sul colpo di testa di Badelj; infine, Ochoa e il palo improvvisano una strana alleanza per negare a Retegui il ritorno in campo con gol.

La Salernitana riesce a reagire soltanto al 34′, con un contropiede ben gestito da Cabral ad innescare Dia, ma il diagonale del senegalese è facile preda di Martinez. Il Genoa, però, riuscirà a trovare il vantaggio al 35′ con Gudmundsson. L’islandese, ricevuta palla sulla trequarti da Malinovskiy, salta secco Gyömbér e trova un diagonale al fulmicotone che non lascia scampo ad Ochoa. Rossoblù che potrebbero raddoppiare già al 44′ con Sabelli, ma ancora una volta è “Memo” ad opporsi alla conclusione del laterale destro genoano. Nel recupero, Dia si mette in proprio per inventarsi il pareggio con un tiro dalla lunga distanza, ma la sfera si perde alta sul fondo.

Andati all’intervallo sul punteggio di 1-0, le squadre rientrano in campo con diversi cambi. Per il Genoa, entra Ekuban al posto dell’infortunato Retegui, mentre per la Salernitana entrano Sambia e Bohinen per Bradaric e Candreva. Al 54′, il Genoa perde Bani per infortunio, sostituito dall’ex empolese De Winter. 1′ più tardi, Mazzocchi ha una grande occasione per pareggiare sull’assist al bacio di Sambia, ma il tiro al volo da ottima posizione viene malamente svirgolato. Al 58′, il Genoa corre ancora ai ripari inserendo Strootman e Kutlu per Malinovskiy e Badelj. Inzaghi risponde al 64′ inserendo Ikwuemesi e Legowski al posto di Lovato e Maggiore, passando alla difesa a quattro. Al 77′, arriva il momento dell’ultimo cambio per i granata: Tchaouna per Cabral. La palla-gol principe per il pari della Salernitana arriva all’84’: cross dalla destra di Sambia e colpo di testa di Mazzocchi che si stampa sulla traversa, con Dia che spedisce alto il possibile tap-in.

Al 91′, è ancora Dia a sciupare l’occasione del pari a pochi passi dalla porta su suggerimento di Legowski. C’è il dubbio del fuorigioco, ma l’errore resta. Gilardino si gioca la carta Vogliacco al posto di Sabelli al 93′ per evitare ulteriori spaventi. Finisce così 1-0 per il Genoa, con i rossoblù che salgono a quota 11 punti e i granata che devono ancora rimandare l’appuntamento con la vittoria.

Le pagelle dei granata: Ochoa monumentale, male Candreva

Ochoa – Due miracoli e mezzo per negare tre gol al Genoa, poi è costretto alla resa dal diagonale chirurgico di Gudmundsson. Nel secondo tempo è rimasto praticamente inoperoso, ma è merito suo se i compagni hanno potuto giocarsi il tutto per tutto nella ripresa. 7.

Lovato – In difficoltà netta sui palloni alti, non riesce a dare sicurezza al reparto. Retegui lo scherza con una finta di corpo, ma palo e Ochoa salvano la situazione. Uscirà claudicante dal campo, ma non ci siamo. 4,5. Dal 64′ Ikwuemesi – Ingresso impalpabile. Tanto nervosismo, poco gioco e poca sostanza. 5.

Gyömbér – Troppo tenera la sua uscita in occasione del gol di Gudmundsson. L’involuzione mostrata in queste ultime gare è preoccupante. L’ammonizione goffa che gli costerà il derby con il Napoli è la fotografia del momento poco sereno attraversato dallo slovacco. 5.

Pirola – Il migliore del trio difensivo. Forse anche lui avrebbe potuto raddoppiare su Gudmundsson in occasione del gol, ma per il resto ha retto bene. Fondamentale nella ripresa quando stoppa Gudmundsson lanciato a rete. 6,5.

Mazzocchi – Il giocatore ammirato nell’ultimo anno e mezzo è stato sostituito da un sosia abulico e pasticcione. Troppi palloni persi e troppi falli gratuiti sugli avversari. Nella ripresa cresce e sbatte sulla traversa al momento del dunque. 5,5.

Coulibaly – Anima e cuore pulsante del centrocampo granata. L’unico che tenta di rovinare le trame a centrocampo del Genoa e che cerca di far ripartire la squadra in proiezione offensiva. Purtroppo per lui, si ritrova a predicare nel deserto. 6,5.

Maggiore – Inzaghi gli dimostra fiducia incondizionata, ma l’ex Spezia non sembra ricambiare. Nervoso e spaesato, non riesce ad incidere in nessuna delle fasi di gioco. Migliora leggermente con il passaggio a tre a centrocampo, ma l’ammonizione lo condiziona. 5. Dal 64′ Legowski – Fa molta confusione, ma serve ai compagni alcuni palloni interessanti. Giocatore che sta crescendo partita dopo partita. 6.

Bradaric – Generoso, sì, ma davvero troppi errori e troppo nervosismo. In un momento di difficoltà del genere per la squadra, questo è tutto ciò che non serve per raddrizzare la rotta. 5. Dal 46′ Sambia – Tutt’altro che banale il suo ingresso in campo, condito da un paio di palloni interessanti non sfruttati dai compagni. Peccato che, nel corso della partita, non riesce ad avere soluzione di continuità. 6.

Candreva – Quando persino lui non riesce ad essere concreto nelle giocate, anche le più semplici, vuol dire che la situazione è tragica. Infatti, la sua partita dura giusto un tempo. 4,5. Dal 46′ Bohinen – Mette ordine a centrocampo e aiuta a congelare il possesso del pallone, ma non basta per ottenere il pari. Resta un ottimo ingresso il suo. 6.

Cabral – Cerca di rendersi pericoloso in contropiede con i suoi strappi e i suoi palloni filtranti, ma va troppo ad intermittenza. Soffre parecchio la fisicità dei difensori genoani, tant’è vero che nella ripresa scompare completamente dal campo. 5,5. Dal 77′ Tchaouna – Pochi palloni giocabili e nessuna possibilità di rendersi utile alla causa. s.v.

Dia – L’unico che riesce a concludere verso la porta avversaria. Ci ha provato in un paio di occasioni, ma senza avere fortuna. Se non è completamente abbandonato a se stesso, poco ci manca. Nel secondo tempo, s’intestardisce in soluzioni solitarie di dubbia utilità e si divora letteralmente il gol del pari a porta vuota per due volte (fuorigioco permettendo). 5,5.

Inzaghi – Non si può dire che non le abbia provate tutte, ma il primo tempo è stato letteralmente gettato alle ortiche: il Genoa ha fatto un gol e poteva farne altri quattro. Nella ripresa ridisegna la squadra con le mosse giuste, ma è la traversa a negare il pari ai suoi ragazzi. Non ci si avvicina con ottimismo al derby con il Napoli, soprattutto per gli infortuni di Lovato e Fazio e per la squalifica di Gyömbér. 5,5.

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