La Salernitana ha concluso il suo girone d’andata all’ultimo posto, perdendo in casa all’ultimo secondo contro la Juventus. Andiamo ad analizzare il cammino dei granata nelle prime 19 partite di questo campionato.
Il girone d’andata della Salernitana: le ombre iniziali
Per analizzare il cammino dei granata in questo girone d’andata vanno presi in considerazione diversi fattori.
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Si parte innanzitutto dal caos pre-campionato, con il tira e molla che ha visto protagonisti la società e Paulo Sousa. L’allenatore portoghese era stato scelto da De Laurentiis come erede di Luciano Spalletti per guidare il Napoli campione d’Italia in carica, ma alla fine ad insediarsi sulla panchina azzurra è stato Rudi Garcia. Il tecnico lusitano resta a Salerno, ma non riesce a ripetere i risultati brillanti della scorsa stagione, finendo esonerato dopo otto giornate senza aver vinto una partita (solo 3 i punti conquistati frutto di altrettanti pareggi).
Altro fattore importante è, senza alcun dubbio, il caso Dia. Il senegalese, negli ultimi giorni di calciomercato, aveva puntato i piedi per lasciare Salerno e accasarsi al Wolverhampton in Premier League, ma l’offerta giudicata “irricevibile” dall’allora DS De Sanctis ha fatto naufragare l’affare. Il comportamento dell’attaccante, 17 gol nella scorsa stagione, ha creato una frattura quasi insanabile con il tifo granata e anche le sue prestazioni ne hanno risentito.
Sul banco degli imputati è finito anche il mercato estivo: l’acquisto di diversi carneadi e scommesse che hanno apportato migliorie quasi nulle all’organico ha influito non poco sulle prestazioni. Certo, giocatori come Costil, Cabral, Ikwuemesi, Tchaouna e Legowski sono riusciti a ritagliarsi uno spazio importante, ma c’è anche l’altra faccia della medaglia da analizzare. L’arrivo di giocatori palesemente non pronti come Trivante Stewart, oppure acerbi come Martegani e i sopra menzionati Ikwuemesi e Legowski, non hanno colmato i vuoti lasciati dai vari Bonazzoli, Piatek, Vilhena, Nicolussi Caviglia e Troost-Ekong. Inoltre, se si valutano anche i cali di rendimento di molti giocatori chiave come Bohinen, Gyömbér, Lovato e Mazzocchi, è ovvio che le difficoltà aumentano.
La coperta corta non gioca a favore dei granata, per cui il mercato di gennaio affidato al rientrante Walter Sabatini avrà un ruolo importante per migliorare la classifica.
Il finale in crescendo fa ben sperare
Filippo Inzaghi arriva sulla panchina granata dopo l’esonero di Paulo Sousa. Il tecnico piacentino non avrà la bacchetta magica, ma ha saputo rigenerare alcuni giocatori relegati ai margini come Maggiore, Simy, Sambia e Fazio. Inoltre, le prestazioni sono migliorate, come testimoniato dalle vittorie raccolte contro la Lazio in casa e a Verona e dal rinnovato entusiasmo all’interno del gruppo.
Con Paulo Sousa, la Salernitana non era mai riuscita a vincere lontana dall’Arechi (prima di Verona, l’ultima vittoria in trasferta risaliva a gennaio contro il Lecce e sulla panchina c’era ancora Davide Nicola). L’infrangimento di questo tabù da parte di Inzaghi contro l’Hellas Verona potrebbe essere fondamentale nella corsa salvezza.
La Salernitana ha chiuso il girone d’andata con 12 punti, quindi l’insediamento di Inzaghi ha portato a notevoli migliorie con i 9 punti conquistati in 11 partite. La zona salvezza è lontana soltanto 3 punti, quindi credere nell’obiettivo è più che lecito.
Altro punto a favore è aver trovato in Tchaouna e Costil due giocatori in grado di fare la differenza. Il franco-ciadiano ha mostrato numeri importanti che possono renderlo uno dei leader tecnici della squadra insieme ai vari Candreva, Fazio, Coulibaly e Pirola. L’esperto portiere francese, invece, ha scalzato un’istituzione del calibro di Ochoa, sfruttando l’infortunio del messicano per ottenere il posto da titolare a suon di grandi prestazioni.
Il ritorno in auge di Fazio e Maggiore può essere un altro fattore importante. L’argentino, dopo una stagione difficile con Sousa anche a causa degli infortuni, è ritornato ad essere il leader della difesa ammirato nel primo anno. Per quanto riguarda l’ex Spezia, la crescita rispetto alla scorsa stagione e alle prime partite di quest’anno è stata esponenziale. La partenza di Mazzocchi verso Napoli, inoltre, sembra aver fatto bene a Sambia. Il laterale francese ha ritrovato fiducia e, nell’ultima gara contro la Juventus, è stato tra i migliori in campo.
Ci sarà molto da lavorare in casa Salernitana per guadagnarsi la salvezza, ma il cammino intrapreso sembra quello giusto. Una mano dal mercato potrebbe agevolare il raggiungimento dell’obiettivo.