Il big match della 35esima giornata termina con un tris della corazzata Monza rifilato all’Arechi alla Salernitana.
L’arbitro condiziona la gara
Rigore clamoroso non concesso dal discusso arbitro Abbattista al minuto numero 2. L’eventuale vantaggio avrebbe stravolto gli equilibri e l’impostazione tattica della partita.
La società decreta il silenzio stampa per non alimentare polemiche e soccombe ancora dopo la linea imposta dalla Lega B, coordinata dal direttore d’orchestra Galliani.
La Bersagliera non gioca in linea ai propri ritmi di rendimento, attende gli spazi nelle maglie difensive biancorosse.
Dopo un primo tempo equilibrato la ripresa riserva la doccia fredda del vantaggio. L’errore clamoroso di Gyomber e Di Tacchio spalanca la porta a Frattesi. La compagine granata ha, tuttavia, la fortuna e la bravura di reagire e pareggiare, poi sale la paura. Bocchini e Castori in streaming alimentano le ansie del gruppo inserendo Coulibaly per un positivo Kiyine (proprio al momento del vantaggio ospite), cambi tardivi in chiave offensiva. Nel finale il Monza spinge sull’acceleratore e, complice un’indecisione di Belec, arrivano puntuali gli episodi a firma Balotelli (3 gol di 4 in campionato ai granata) che condannano la Salernitana.
Meno tre curve al traguardo
Graduatoria immutata per i primi tre posti in virtù di tre altrettante, inattese, sconfitte. Restano 270 minuti da giocare per la vittoria, a partire da Pordenone, il prossimo scoglio da superare, il più complicato forse dei tre se l’Empoli dovesse arrivare a Salerno da promosso. Il Monza dovrà ripetersi contestualmente col Lecce in casa.
Con i brianzoli giunge un altro K.O. in scontri diretti. Statistiche certamente significativa La Salernitana ha tenuto testa ai più quotati avversari per larghi tratti ma probabilmente ci si attendeva un atteggiamento diverso della squadra, magari con più coraggio nella manovra e negli inserimenti. Sono mancati anche il carisma e la carica di Castori e la determinazione consueta, come l’arguzia nelle scelte.
La partita persa pesa come un macigno (Monza ora a -2) ma quella del campionato in termini di promozione diretta resta apertissima. Martedì a Pordenone arriva l’occasione per l’immediata riscatto: ci si giocherà una grossa fetta di futuro.