Hellas Verona-Salernitana ha chiuso il 2023 di entrambe le squadre. Di seguito, un breve resoconto del match del “Bentegodi” e le pagelle dei granata.
Hellas Verona-Salernitana: la decide Tchaouna
Scaligeri e granata in campo per la diciottesima giornata di Serie A. Lo scontro salvezza del “Bentegodi” è di vitale importanza per aumentare le possibilità di permanenza in massima serie di entrambe le squadre, quindi Baroni e Inzaghi hanno deciso di andare sul sicuro.
Il tecnico dei veneti punta sul grande ex Djuric in attacca e sulla fantasia di Ngonge e Lazovic sulla trequarti. Superpippo, invece, costretto a rinunciare a Dia e ad Ochoa, si affida al 4-2-3-1, con Maggiore in mediana al fianco di Coulibaly e Simy come terminale d’attacco davanti a Candreva, Kastanos e Tchaouna.
La gara non comincia bene per la Salernitana, costretta al cambio dopo 5′ per l’infortunio muscolare occorso a Pirola, sostituito con Gyömbér. Ciò non demoralizza i granata, che al 13′ sfiorano il gol del vantaggio con una rasoiata di Mazzocchi da fuori area che sfiora il palo alla sinistra di Montipò. La Salernitana insiste e, al 19′, ci prova ancora con Tchaouna di testa, ben imbeccato da Candreva, ma il pallone sorvola la traversa.
Sebbene la Salernitana controlli il gioco, le occasioni vere e proprie latitano, anche se al 42′ Montipò viene chiamato al primo intervento della sua partita sul diagonale insidioso in area di Simy. I granata spingono e, al 43′, Tchatchoua rischia l’autogol in scivolata sul cross basso di Candreva dalla destra. Gli uomini di Inzaghi insistono e Montipò è ancora decisivo sul colpo di testa ravvicinato di Kastanos su azione da corner. Nel finale di tempo, l’Hellas prova a farsi vedere dalle parti di Costil, ma senza spaventare la retroguardia granata.
Chiusosi il primo tempo a reti inviolate, l’Hellas decide di rendersi più pericoloso e, al 48′, Costil fa il suo primo intervento in uscita disperata su Dawidowicz. Sul capovolgimento di fronte, arriva il gol della Salernitana al 49′: Kastanos allarga su Tchaouna, il quale salta secco Hongla e trova la rasoterra dal limite dell’area che fredda Montipò. Il Verona prova a reagire, ma Djuric si divora il gol del pari al 53′ su invito di Ngonge dalla destra calciando fuori da ottima posizione. Al 58′, Inzaghi perde anche Kastanos per infortunio, sostituendolo con Legowski. Baroni risponde con un doppio cambio che vede l’ingresso in campo di Bonazzoli e Terracciano per Lazovic e Tchatchoua. La mossa sembra dare i suoi frutti al 65′, con Terracciano ad ispirare la manovra dell’Hellas con un bel cross dalla destra raccolto da Djuric per il tiro di Ngonge a sfiorare il palo alla destra di Costil.
Il Verona insiste ed è Suslov al 74′ ad avere la palla buona al volo, sempre su invito di Terracciano, ma Mazzocchi si immola alla grande negando un gol praticamente fatto. Dopo il momento di sbandamento, la Salernitana riprende il controllo delle operazioni, per cui Baroni tenta le mosse Henry, Cabal e Mboula per Djuric, Doig e Folorunsho. Inzaghi decide di rispondere inserendo Ikwuemesi al posto di un positivo Simy per mantenere il più possibile il pallone lontano dall’area granata. Al 93′, Tchaouna è ancora protagonista in positivo, salvando sulla linea una deviazione di Mboula su azione da corner. Nel finale thrilling, Coulibaly spreca un contropiede in due contro uno e Costil salva sul colpo di testa di Henry.
Al triplice fischio di Mariani, la Salernitana ritorna a vincere in trasferta dopo 11 mesi, mentre l’Hellas Verona chiude l’anno a 14 punti, agganciato dal Cagliari terzultimo. La zona salvezza per i granata ora è distante solamente due punti.
Le pagelle dei granata: Tchaouna segna e salva. Bene Mazzocchi
Costil – Primo tempo da spettatore non pagante. Nella ripresa, diventa determinante su Dawidowicz in uscita e su Henry nel finale, conservando il primo clean sheet stagionale. Affidabile. 7.
Mazzocchi – È il primo a provarci con una rasoiata che ha fatto la barba al palo. Nella ripresa, salva un gol praticamente fatto a Suslov. Per il resto, sembra essere ritornato il motorino di fascia destra che tutti avevamo imparato a conoscere per un anno e mezzo circa. 7.
Fazio – Sporco ed efficace. Si bada più al sodo che all’estetica e i rischi sono stati ridotti al minimo, imbavagliando un cliente scomodo come Djuric. Nel finale si fa sfuggire Henry, ma Costil ci mette una pezza. 6,5.
Pirola – La sua gara dura giusto cinque giri di orologio, prima di alzare bandiera bianca per infortunio. Non il miglior modo per chiudere il suo 2023. s.v. Dal 5′ Gyömbér – Entrato praticamente a freddo dopo il forfait di Pirola, lo slovacco risponde presente e argina come può le folate dell’Hellas. 6.
Bradaric – Rischia molto nel primo tempo su Ngonge in area, ma per il resto ha fatto una gara di grande sacrificio in difesa. Si è fatto notare anche in proiezione offensiva con delle sgroppate tutt’altro che banali. 6,5.
Coulibaly – Tanto lavoro oscuro in mezzo al campo, meno appariscente rispetto al solito. Alla fine, se il centrocampo regge è soprattutto merito del suo lavoro tattico. Quel contropiede al 95′, però, andava gestito meglio. 6.
Maggiore – S’intende bene con Coulibaly in fase di interdizione e riesce trasformare l’azione da difensiva ad offensiva giocando con ordine e precisione. 6,5.
Candreva – Doig è un osso duro, soprattutto per via della sua velocità, ma il bagaglio tecnico di Mast’antonio è tale da sopperire al gap. Nella ripresa, gara di grande sacrificio in fase di ripiego per difendere il vantaggio. 6.
Kastanos – Buone idee, intraprendenza e soprattutto giocate utili per la squadra. Peccato per l’occasione di testa nel primo tempo. Ispira lui il contropiede del vantaggio di Tchaouna, prima di lasciare il campo per infortunio. 6,5. Dal 58′ Legowski – Entra a vantaggio acquisito e va a rinforzare la linea mediana per conservare i tre punti. Lavoro importante in fase di raddoppio, anche se è da rivedere la gestione del pallone con i piedi. 6.
Tchaouna – Aveva avuto la palla buona di testa già nel primo tempo, ma nel secondo non sbaglia il rasoterra chirurgico che permette ai suoi di passare in vantaggio. Nel finale, è decisivo nel salvare un tentativo di Mboula che stava battendo imparabilmente Costil. 7,5.
Simy – Tanto lavoro sporco per la squadra in fase di costruzione della manovra, anche se non sempre in maniera efficace. Ha avuto la sua occasione nel primo tempo, ma Montipò ha avuto un grande riflesso. 6. Dall’88’ Ikwuemesi – Poco tempo per lui per mettersi in mostra. s.v.
Inzaghi – Nel primo tempo, la Salernitana imbriglia il Verona e crea diverse palle gol per passare in vantaggio. Nella ripresa, Tchaouna sfrutta il varco in contropiede e il tecnico piacentino ne approfitta per arretrare il baricentro della squadra con Legowski. Questa volta, niente sorprese e niente sbavature. Nemmeno gli infortuni in corso d’opera di Pirola e Kastanos sono riusciti a rovinare i piani. 7.