Con la nostra intervista esclusiva a Cyrielle Lauretti Matos ricostruiamo la stagione della PDO Salerno, tracciando una linea tra quanto già fatto e quanto ancora c’è da fare.
Cyrielle Lauretti Matos ai microfoni di SalernoSport24
Una storia d’amore lunghissima quella tra Cyrielle Lauretti Matos e la PDO Salerno. L’atleta classe 1997 veste la maglia della plurititolata società salernitana da più di dieci stagioni, intervallate solo da una breve parentesi in Svizzera. Un viaggio lungo e ricco di successi: sei scudetti, tre Coppe Italia, cinque Supercoppe e uno scudetto di Beach Handball. Un palmares invidiabile accompagnato da un lungo percorso di crescita umano e sportivo, coronatosi quest’anno con l’assegnazione della fascia di capitano.
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Le parole di Cyrielle Lauretti Matos
In primis un’analisi su questa prima parte di stagione e sulla gara che attende la PDO Salerno contro Pontinia.
«In questa prima metà di stagione abbiamo avuto tanti alti ma anche alcuni bassi. Le sconfitte contro Cassano ed Erice sono state pesanti, ma ci sono servite da lezione per crescere e migliorare. Avremmo potuto far di meglio in EHF European Cup dove sicuramente ha pesato molto la prestazione negativa della gara d’andata.
Con Pontinia sarà una partita complicata. Giochiamo su un campo difficile contro una squadra forte ed esperta. Del resto il risultato della gara d’andata parla da solo, abbiamo vinto con un goal di scarto realizzato negli istanti finali. Un’ora di gioco combattuta e intensa. Servirà il massimo impegno e la massima concentrazione, bisognerà evitare passi falsi».
Dopodiché un focus sulla Coppa Italia, che si disputerà a Riccione dal 27 febbraio al 2 marzo.
«Stiamo lavorando anche in vista della Coppa Italia. Vogliamo arrivare preparate dato che negli ultimi anni in questo torneo ci è sempre mancato lo step finale. Sicuramente è una competizione diversa dal campionato, concentrata in pochi giorni e costituita solamente da partite secche. Tutto ciò la rende davvero molto interessante.».
Infine un suo pensiero rispetto a ciò che servirà per arrivare fino in fondo in campionato.
«Cosa serve per arrivare fino in fondo? Sicuramente un mix di tante variabili, tra queste la costanza, la disciplina, il carattere e l’unione del gruppo. Noi siamo un gruppo unito e questo per me è molto importante, è bello sapere di avere sempre qualcuno su cui contare, con cui gioire ma anche con cui affrontare le difficoltà. Possiamo arrivare lontano, ma ci vorrà grandissimo impegno. Daremo il massimo».