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Joao Silva: il ritorno in Cina a tempi del COVID-19 ed il messaggio inviato all’Italia

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In Italia la grave crisi sanitaria che stiamo vivendo è ancora nel pieno della sua attività. Continuano i tantissimi casi di Contagiati, morti e guariti che hanno ormai accentrato l’attenzione dell’intero Paese. L’unico posto in cui sembra intravedersi un raggio di sole è la Cina, che per prima è stata messa a soqquadro dal ciclone Coronavirus. Joao Silva dopo la Salernitana e un ritorno in patria, è passato a vestire la maglia del Nantong Zhiyun, e il Areanapoli ha raccolto l’intervista che riportiamo in parte.

Intervista all’ex granata Joao Silva

Diverse sono state le testimonianze, di persone vicine all’Italia, giunte dal paese asiatico, come ad esempio i fratelli Cannavaro. L’ultima registra invece una vecchia conoscenza di Salernitana ed Avellino, ovvero Joao Pedro Pereira Silva, ai più noto come Joao Silva. La punta portoghese, classe 1990, gioca ora con il Nantong Zhiyun.

Joao Silva tra Serie A e B, e la Salernitana…

Dal 2013 al 2017, invece, ha vestito le maglie di Salernitana, Avellino, Palermo e Bari , tra Serie B e Serie A dove collezionò una presenza con i siciliani. Queste le dichiarazioni della punta portoghese estrapolate dal portale Areanapoli.

Le dichiarazioni di Joao Silva

«Qui sembra che il problema sia passato  – afferma l’attaccante –  anche se continuiamo ad usare delle precauzioni. La vita è ripresa con negozi e ristoranti aperti ma è obbligatorio l’uso della mascherina e i controlli sono serrati. Resistete, siate forti soprattutto mentalmente. Rimanete a casa. Anch’io voglio tornare il prima possibile in Italia, un grande paese. Rimanere chiuso in casa casa è pazzesco. Nella vita in generale – continua la punta – i primi mesi anche in Italia credo che ci saranno controlli dappertutto. Appena il virus sparirà le cose piano piano torneranno normali».

La punta sul suo ritorno in Cina

«Sono tornato a casa prima che iniziasse il virus. Sono stato a casa un mese e poi il 5 marzo mi hanno detto che sarei dovuto tornare – confessa Joao Silva – perché in Cina era tutto sicuro e che non c’erano più problemi. Quando sono arrivato ho assistito dei controlli pazzeschi. Sono rimasto dieci ore sull’aereo perché – conclude il portoghese la gente poteva entrare in aeroporto lentamente. Servirà pazienza in generale perché è una prova dura».

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Christian Vitale
Christian Vitalehttps://www.salernosport24.com/author/christian/
Christian Vitale è un giornalista pubblicista che collabora con la Redazione di SalernoSport24 dal dicembre 2019
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