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Salernitana ‘sperimentale’ spazzata via dalla Juventus: l’analisi del match

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Pesante imbarcata per la Salernitana, che, dopo aver trovato il vantaggio in avvio, ne prende sei dalla Juventus e viene eliminata dalla Coppa Italia.

L’analisi del match tra Juventus e Salernitana

La Salernitana parte con un 4-2-3-1 estremamente offensivo: a supporto di Ikwuemesi ci sono Botheim, Stewart (a sorpresa) e Tchaouna. Davanti a Fiorillo, invece, si rivedono Bronn, Sambia e Lovato. Il turnover servirà a mettere da parte energie in vista degli impegni di campionato.

Allegri, invece, si schiera col solito 3-5-2, dando spazio a calciatori come Perin, Rugani, Miretti o Iling-Junior, che hanno trovato poco spazio in campionato. La Juventus si affida soprattutto alla velocità e all’estro di Federico Chiesa.


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Il primo tempo

La Juventus parte sottoritmo e paga subito questo atteggiamento: dopo un minuto dal fischio d’inizio, un errore di Gatti manda in porta Ikwuemesi. Il nigeriano non sbaglia e porta in vantaggio la Salernitana, che ora deve resistere alla reazione bianconera.

La Juventus sembra essere in difficoltà nel far circolare la palla, mentre la Salernitana, aggredendo, riesce a ripartire velocemente, rendendosi pericolosa. I primi minuti sono tutti granata, infatti, oltre al gol, c’è anche un’altra occasione: Sambia impegna Perin con un tiro velenoso dalla distanza al 7′. Intanto la manovra bianconera risulta confusa e disordinata, caratterizzata da pochissimo movimento senza palla e troppe iniziative individuali.

La Salernitana fa paura con le sue ripartenze veloci ad una Juventus spezzata in due, ma, nonostante la pessima prestazione, i padroni di casa trovano il gol all’11’ con Miretti. L’azione parte dalla sinistra, dai piedi del migliore tra i bianconeri, ossia Federico Chiesa, che ha un altro passo rispetto a Daniliuc e lo salta sistematicamente nell’uno contro uno.

Dopo il gol del pareggio, la Juventus ha preso il controllo del centrocampo, approfittando anche della mediana leggera dei Granata (Maggiore-Legowski). La Salernitana non rinuncia comunque a ripartire una volta recuperato il pallone, ma lo scarso tasso tecnico dell’attacco (di Stewart in particolare) non le permette di rendersi pericolosa. L’attaccante giamaicano sbaglia anche le giocate più elementari, dimostrando una volta di più di non essere pronto per la Serie A.

La partita è decisamente combattuta, come dimostrato dalla veemenza dei contrasti (si veda il colpo alla testa subito da Tchaouna al 24′). Tuttavia, a livello tecnico-tattico, quasi non sembra una gara tra due squadre di Serie A. La Juventus sbaglia tanto nell’impostazione e vive sulle iniziative individuali di Chiesa, che è anche andato vicino al vantaggio con un bolide dalla distanza al 28′. Dall’altra parte della barricata, la Salernitana soffre la mancanza di un raccordo tra centrocampo ed attacco. Inoltre, da quando Chiesa si è spostato sulla destra, Sambia è in seria difficoltà.

Nello spazio lasciato al centro dal 7 bianconero si stanno inserendo a turno Cambiaso e Miretti: potrebbe diventare un problema nel prosieguo della gara. Il gol del vantaggio della Juventus arriva al 35′: su una spizzata di Milik, che indirizza il pallone sul secondo palo, Cambiaso s’inserisce e segna. La reazione della Salernitana è immediata ed è guidata da Tchaouna, unico attaccante in grado di creare giocate potenzialmente pericolose.

Verso la fine della prima frazione, la Salernitana sembra aver perso le speranze, giocando distrattamente il pallone in uscita. Su una palla persa da Daniliuc al 43′, Chiesa imbecca Miretti, che, però, sbatte su un grande intervento di Fiorillo. Tutto sommato, passato l’entusiasmo dei primi minuti, la Salernitana non è più stata in grado di creare veri problemi a Perin. Inoltre, Inzaghi, giocando con una mediana a due, ha lasciato il controllo del centrocampo alla Juventus, che, nonostante le difficoltà di fraseggio, ha sempre la palla tra i piedi.

Il secondo tempo

La Salernitana inizia il secondo tempo pressando alta la Juventus, che mostra le già manifeste difficoltà nella circolazione del pallone. L’ingresso in campo di Bradaric al posto di Maggiore porta allo spostamento in mediana di Sambia, pronto a sfruttare il suo tiro dalla distanza. Inzaghi sembra esser passato a una difesa a cinque elementi, data la sostituzione di Stewart con Gyomber. Allegri, invece, conferma gli 11 del primo tempo, nonostante non sembrasse particolarmente contento della prestazione di un Iling impreciso ed inconcludente.

Al 53′, ancora sugli sviluppi di un’iniziativa di Chiesa, che salta Legowski e crossa dalla sinistra, Rugani mette dentro il gol del 3-1. La risposta di Inzaghi consiste nel passaggio da un centrocampo a due ad uno a tre, con l’ingresso in campo di Sfait, che sostituisce Tchaouna: è 5-3-2 per la Salernitana.

C’è poco da dire in questo secondo tempo, poiché, dopo il gol di Rugani, la Juventus ha tenuto il pallone senza grosse difficoltà e senza affondare con convinzione. Intanto, la Salernitana, ormai quasi rassegnatasi alla sconfitta, non riesce a superare il muro bianconero quand’è in possesso del pallone. Sul primo vero tentativo post 3-1, i padroni di casa allungano: Yldiz riesce a tirare in porta dopo un brutto passaggio di Milik, trovando un flipper che manda la palla in porta. È il quarto gol dei bianconeri.

Al 76′ sono da registrare due esordi: entrano Borrelli (per la Salernitana) e Nonge (per la Juventus).

La delusione di Inzaghi è evidente: il tecnico piacentino, nonostante il risultato, ha continuato a richiamare i suoi, dettando le linee di passaggio. Probabilmente non si aspettava un atteggiamento così rinunciatario da parte dei suoi. Dall’altra parte, la situazione è totalmente opposta, con i giovani della Juventus (Yldiz più di tutti) che si lanciano con foga al recupero del pallone.

Proprio Yldiz arrotonda ulteriormente il risultato all’88’, con una botta ad incrociare dall’interno dell’area, arrivata dopo uno slalom impressionante tra i difensori granata: è 5-1. Dopo poco più di un minuto arriva anche il 6-1, firmato da Weah, che, dai 25 metri, trova un gran gol.

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