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Due quarti posti per la famiglia Giudice ai World Skate Games

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In archivio i World Skate Games, l’Olimpiade degli sport rotellistici che ha coinvolto 4 regioni italiane e circa 12.000 tra atleti e accompagnatori. Il movimento hockeistico salernitano ha seguito con grande interesse la campagna iridata della famiglia Giudice sulle piste di Novara: papà Massimo al timone della Nazionale femminile, il figlio Giuseppe sul parquet con la selezione Under-19.

I World Skate Games di Massimo e Giorgio Giudice

La medaglia non è arrivata, ma la dinastia Giudice ha comunque onorato al meglio i World Skate Games italiani: due piazzamenti ai piedi del podio per il capofamiglia Massimo con le azzurre dell’hockey pista e per il figlio Giorgio con la Nazionale Under-19.

Per questioni di anzianità, partiamo dallo storico allenatore della Roller Salerno, alla sua terza partecipazione ai Mondiali dopo i quarti posti di Barcellona 2019 e Buenos Aires 2022. L’Italia ha debuttato nel girone eliminatorio con un comodo 4-0 alla Gran Bretagna (reti di Lapolla, Maniero, Taccardi e Bertinato) per poi ripetersi contro il Cile: azzurre sempre in scia alle sudamericane – passate per due volte in vantaggio con Munoz – grazie a Lapolla prima del gol risolutivo di Ghirardello a 10′ dalla sirena.


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Nell’ultima sfida del gruppo A, le italiane sono state invece battute dalla Spagna, che si è imposta con il punteggio di 0-3: due reti di Roces (una per tempo) inframmezzate dal gol di Casarramona.

Chiusa la fase preliminare al 2° posto, la Nazionale femminile ha schiantato la Colombia nei quarti di finale con un perentorio 6-0: Bertinato e Taccardi firmano il rapido 2-0 che agevola il cammino dell’Italia verso la semifinale, sigillata nella ripresa dalle marcature di Taccardi – tripletta per la bomber della Roller Matera campione d’Italia – Orsato e di Bertinato.

In semifinale, poi, il faccia a faccia con il Portogallo: nonostante le tante occasioni a disposizione, le azzurre sono state freddate da Santos nel 1° tempo e da Coelho – abile a sfruttare una deviazione fortunosa – nella seconda metà di partita. La rincorsa a quella medaglia mondiale sempre sfuggita alle ragazze si è conclusa contro l’insormontabile Argentina, che ha prevalso per 9-0 nella sfida per il bronzo: uno-due di Silva e reti di Julieta Fernandez e Gomez nei primi 25′ di gioco. Il tris di Felamini – spalleggiata da Julieta Fernandez e Maldonado – allarga ulteriormente il divario. Una punizione forse troppo severa per l’Italia che – in ogni caso – si conferma nell’élite dell’hockey mondiale, a dispetto di una base ridotta ai minimi termini (appena 5 squadre iscritte al prossimo campionato di A1).

Titolo alla Spagna, che ha superato le dirimpettaie portoghesi per 2-0.

Giorgio Giudice si ferma a un passo dal bronzo

Non è andata meglio al primogenito del coach, che ha chiuso il Mondiale Under-19 al 4° posto.

Dopo un comodo 13-1 alla Colombia (triplette di Tomba e Uva, due reti a testa per Colamaria, Crocco e Tagliapietra, marcatura singola per Carrieri) nella gara inaugurale del girone A, gli uomini allenati da Alessandro Bertolucci hanno battuto per 4-3 i pari età francesi, che hanno preso per due volte il comando delle operazioni con Garro, cui hanno replicato i soliti Crocco e Tomba. Dopo il momentaneo 3-2 segnato da Crocco, l’Italia ha subito il riaggancio dei cugini d’Oltralpe – a segno con Gelebart – per poi risolvere il match a 7′ dalla sirena con Tagliapietra.

In corsa per il primo posto nel girone, i teen-ager azzurri hanno incassato un netto 5-1 per mano del Portogallo, che ha chiuso il 1° tempo sull’1-3 con le reti di Azevedo, Oliveira e Preciso, intervallate da una stoccata di Carrieri. L’uno due di Lemos e Alexander blinda il successo della nazionale lusitana.

La fase a eliminazione diretta è iniziata con il 6-4 al Cile: Italia in vantaggio di due reti con Polverini e Colamaria, a cui replicano Espinoza e Torres. Un nuovo guizzo dei padroni di casa – con le segnature ravvicinate di Colamaria e Tagliapietra – viene nuovamente rintuzzato dai sudamericani: uno-due di Torres, 4-4 al giro di boa. Gli azzurri risolvono il rebus nei primi 10′ della ripresa con Tomba, a segno per due volte.

KO in semifinale con la Spagna

Il principale motivo di rammarico per la Nazionale Under-19 è senza dubbio la semifinale con la Spagna: sotto di quattro reti – firmate da Nadal, Llanes, Ortigosa e Casas – l’Italia reagisce con la coppia pugliese Colamaria-Carrieri per poi portarsi sul 3-4 a 15′ dalla fine con Crocco. Sprecata l’occasione per pareggiare su tiro diretto, gli azzurri subiscono allo scadere il punto del 3-5 per mano di Casas.

Da una squadra latina all’altra: Italia opposta all’Argentina per il bronzo. Inizio scoppiettante da una parte e dall’altra: Lopez ribatte a Uva, Colamaria segna il temporaneo 2-1 prima del pari siglato da Manrique a metà del primo tempo. I sudamericani accendono la freccia con il già citato Manrique, imitato più avanti da Rossignoli e Marzonetto, che fissa il segnapunti sul 2-5. All’inizio della ripresa, Tomba e Uva riavvicinano gli azzurri ai battistrada che, tuttavia, si assicurano l’ultimo gradino del podio con Lopez e Gallardo, quest’ultimo a segno su rigore.

Oro mondiale alla Spagna, che ha battuto in finale l’Argentina per 2-1.

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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.
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