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Mendicino: “E’ stato bello tornare all’Arechi”

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L’ex attaccante granata rivive con noi le emozioni del ritorno a Salerno

E’ stato sicuramente uno degli artefici della promozione in serie B nel 2015 e resta uno dei calciatori più amati di quella squadra. Parliamo di Ettore Mendicino: meglio conosciuto come “SuperMendo”, così amano chiamarlo ancora i tifosi granata. Il bomber milanese domenica sera ha potuto riabbracciare Salerno e rientrare in quello stadio che lo ha visto protagonista solo tre anni fa. Noi di SalernoSport24 lo abbiamo contattato per rivivere con lui quella serata e non solo.

Domenica sera hai ricalcato l’erba dell’Arechi. Che emozioni hai vissuto?

“E’ stato bello ritornare a Salerno e rientrare all’Arechi. Chi mi conosce sa che con la maglia granata ho vissuto anni importanti. Due anni non sempre facili, ci sono stati momenti delicati e fisicamente non riuscivo ad avere la giusta continuità ma sono stati anni vincenti con la Coppa ed il Campionato. Quel campo per me rappresenta grandi traguardi e momenti indimenticabili. Sui tifosi che mi hanno applaudito? Non avevo dubbi. Il mio rapporto con loro è sempre stato ottimo ma dopo Matera è divenuto speciale”.

A proposito di quel brutto episodio accaduto sul campo di Matera. Oggi ritrovi come compagno di squadra Ciro De Franco.

“E’ lo scherzo del destino, vedi. L’episodio accaduto quel giorno è passato, del resto a parte lo spavento momentaneo dopo un mese sono tornato alla “normalità” della vita sportiva. Ciro si è dimostrata una persona fantastica ed è bellissimo giocare con lui ed avere obiettivi comuni”.

Hai avuto da avversaria, anche se solo in amichevole, la nuova Salernitana. Cosa pensi di questa rosa e dove può arrivare?

“Posso dirti che è un organico di qualità. Sono stati presi nomi importanti come Migliorini, Di Gennaro, Djuric e Jallow, calciatori che tecnicamente e tatticamente fanno differenza. Ma c’è gente anche come Mazzarani che ha numeri importanti. E anche la riconferma dei migliori fa si che sia un’ottima rosa. Ma ora si è alzata la difficoltà della gestione del gruppo e questo è un tassello da tener presente. Una piazza come Salerno lo sappiamo che pretende e subito per questo la fase gestionale all’inizio è la più importante. I giocatori dovranno mettere da parte gli obiettivi individuali e fare gruppo, per il bene comune”.

Cosa pensi di ciò che sta accadendo ultimamente nel mondo del calcio?

“La situazione è drammatica. Penso che il prossimo sia un anno “zero”. I fallimenti di tante realtà importanti come Bari, Avellino, Cesena e Reggiana hanno creato un danno generale ai campionati stessi. Ci saranno 120/130 giocatori in meno di livello. Si è venuto a creare un confine sottile tra il voler società che danno sicurezza ed altre che mettano in mostra giocatori. La direzione presa ha complicato la vita a tante realtà e soprattutto a tanti calciatori che hanno fatto bene, questo in B come in Lega Pro”.

Tornando alla Salernitana, cosa puoi dire da ex giocatore che ha vissuto la piazza, affinché si resti coesi?

“Si sono alzate le aspettative ed anche le responsabilità della società e della squadra. Il tifo a Salerno lo sappiamo può dare tanto ma bisogna far sentire la propria fiducia. Ci saranno fasi di assestamento ma è allora che bisogna restare positivi e vicini alla squadra. I tifosi granata hanno dalla loro il vanto di poter essere e fare differenza. La curva sa bene come trascinare la squadra ed è quello che deve fare se si vogliono raggiungere nuovi traguardi”.

Passiamo a te ed alla tua nuova squadra. Perché hai scelto Monopoli e quali sono le tue aspettative?

“Monopoli calcio vive una situazione non facile ma da come me lo hanno prospettato ha un progetto sano ed un gruppo solido. Mi hanno cercato molto e ciò mi ha lusingato: era ciò di cui ho bisogno. Ho passato un anno difficile, ho raccolto meno di ciò che meritavo. Ho lasciato Cosenza a gennaio nonostante reggessi la baracca, ma problemi personali mi hanno indotto ad andare via. Ho perso un treno visto che potevo ritrovarmi in serie B. Ma non fa nulla, io ho bisogno di essere e sentirmi protagonista e non riguarda i numeri. Anche se non segno molto mi sento un attaccante completo ed ho bisogno di ambiente che mi dia continuità. A 28 anni riparto da Monopoli e spero di sfruttare al meglio questa nuova opportunità. Gli obiettivi comuni sono quelli di migliorare la passata stagione, quindi testa ai play off e magari alla serie B”.

 

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