Seconda e ultima gara ai Giochi olimpici di Parigi 2024 per lo sciabolatore salernitano Michele Gallo: il 23enne dei Carabinieri in pedana per il torneo a squadre con i compagni di Nazionale Luca Curatoli, Luigi Samele e – nel ruolo di riserva – Pietro Torre.
Il torneo a squadre di Michele Gallo
Serviva qualcosa di speciale per fermare l’Ungheria e avanzare nel tabellone della sciabola a squadre. E invece, il terzetto azzurro formato da Luca Curatoli, Michele Gallo e Luigi Samele ha concluso l’Olimpiade parigina con una precoce eliminazione ai quarti di finale.
Il 38-45 finale non dice tutto di una sfida che, almeno per 2/3, è stata equilibrata, al punto che gli azzurri hanno persino condotto le operazioni, seppure di stretta misura. La svolta nel corso del 6° assalto, in cui Andras Szatmari ha rifilato un netto 7-3 al tiratore napoletano, preparando il terreno all’ultimo e decisivo allungo dei suoi.
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Inizio in salita per Samele: il bronzo del torneo individuale battuto per 5-3 dal tre volte campione olimpico Aron Szilagyi. Nel secondo assalto, però, Curatoli infligge un secco 7-4 a Csanad Gemesi, consegnando un vantaggio affatto simbolico (10-9) a Gallo, opposto a Szatmari. Dopo un inizio blando, il campione d’Europa in carica sale di livello con un paio di contrattacchi che gli consentono di restare nella scia dell’ungherese, poi sconfitto per 5-4.
Strada ancora in salita all’alba della seconda tornata di assalti: Samele – decisamente sottotono rispetto a quattro giorni fa – concede 6 stoccate a Gemesi, che riporta l’Ungheria in vantaggio (19-20). Compito durissimo per Gallo contro il mostro sacro della sciabola mondiale: le premesse non sono buone, ma lo schermidore salernitano sfodera una prestazione di carattere che non solo gli consente di vincere lo scontro diretto (5-4), ma anche di riportare in vantaggio gli italiani: 25-23.
Di qui in avanti, però, gli uomini del CT Nicola Zanotti entrano in una spirale negativa: Curatoli concede un poderoso break (3-7) a Gemesi, Gallo non riesce mai ad ingranare contro Szatmari, che vince per 5-1 e affida al suo capitano il compito di blindare il passaggio in semifinale contro l’Iran. Neppure l’orgoglio salva Curatoli: il 4-5 incassato da Szilagyi relega gli azzurri nel tabellone di consolazione, utile soltanto per migliorare la posizione nel ranking mondiale.
Un’Olimpiade sottotono dopo il trionfo europeo
Lo splendido successo agli Europei di metà giugno aveva chiaramente rilanciato le ambizioni di Gallo dopo una stagione piuttosto modesta. Tuttavia, il 23enne seguito dai tecnici della Lazio Scherma di Ariccia (Roma) ha pagato a caro prezzo l’impatto con l’imponente ribalta olimpica, in cui ha espresso la sua scherma migliore soltanto nei primi due incontri del torneo a squadre.
In vista della prossima stagione, dunque, Gallo dovrà ritrovare quella continuità che è stata il vero segreto dei successi ottenuti nel 2022-2023 e, al tempo stesso, raggiungere la piena maturità agonistica. Il vero segreto per entrare nell’élite della sciabola mondiale e – chissà – avvicinare i risultati del suo concittadino Giampiero Pastore, al momento l’unico atleta della nostra provincia ad essere salito su un podio a cinque cerchi (bronzo nella sciabola a squadre ad Atene 2004, argento quattro anni dopo a Pechino nella stessa specialità).