venerdì 20 09 24
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Montervino: “All’Arechi ci sarà un clima infuocato”

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Le parole di Montervino sul sito di Lega B

Tempo di playout per Salernitana e Venezia, con il campo che deciderà la quarta retrocessa dopo Foggia, Padova e Carpi. Un finale thrilling per la Serie BKT che, dopo la promozione dell’Hellas Verona, è in attesa dell’ultimo verdetto. La gara dell’Arechi sarà anche un’occasione speciale per ritrovare una vecchia conoscenza granata, ma più in generale del calcio italiano, Francesco Montervino. L’ex capitano dei campani infatti sarà in tribuna per assistere al match nell’ambito dell’accordo fra Lega B e Aic sugli Ex calciatori in campo.

Montervino lei ha chiuso la carriera a Salerno, che ricordo ha di quel periodo?

Nella mia esperienza granata ho 2 momenti particolarmente importanti, uno negativo e uno positivo: la sconfitta nella finale playoff con l’Hellas Verona che di fatto ha portato anche al fallimento della società e la rinascita, con la vittoria del campionato di D e il ritorno in C1 da capitano, cosa che mi ha fatto legare particolarmente a questi colori e che mi ha dato ancora di più responsabilità.

Da calciatori ne ha giocate tante di partite importanti, quindi sicuramente potrà dirci una sua impressione su questo playout.

Da ex calciatore non posso che dire che si tratta di una situazione particolare, strana quantomeno. Perché un calciatore vive di emozioni quindi staccare la spina e riattaccarla non è semplice ma una volta che è stato messo tutto da parte conta il campo. La squadra che sarà più pronta psicologicamente avrà la meglio, sarà una battaglia sportiva e un pronostico non posso sinceramente farlo. Sicuramente mercoledì a Salerno ci sarà un clima infuocato, e sono contento di assistere ad una gara che si preannuncia così tanto equilibrata.

Mentre, più in generale, della B cosa pensa?

Spero tanto che quando la gente parlerà di questo campionato si potrà ricordare delle belle favole che sono state scritte e non degli aspetti extra sportivi. Parlo della promozione del Lecce, con Liverani, che ho incontrato proprio in questi giorni, che ha creato un gruppo unico e ha ottenuto un risultato davvero incredibile con una doppia promozione che non può essere dimenticata. O di quella del Brescia, che dopo tanti anni è tornato nell’Olimpo del calcio. Per non parlare dell’Hellas che, dopo un campionato altalenante, ha trovato la quadratura del cerchio e ha conquistato i playoff. Un campionato che anno dopo anno si conferma appassionante fino alla fine e che non merita di essere ricordato per altri aspetti.

Parliamo di lei, sappiamo che ha svolto ruoli dirigenziali e che è impegnato anche nel sociale soprattutto per l’integrazione. Ecco, che progetti ha per il suo presente e per il suo futuro?

Faccio la premessa che sono un allenatore abilitato ma anche e soprattutto un direttore sportivo. E’ questa la mansione che mi piacerebbe svolgere perché penso sia la più incline alle mie caratteristiche. Mi piace prendermi le mie responsabilità, un po’ come quando ero calciatore. Ho fatto 2 anni a Taranto, la mia città natale, e penso siano stati abbastanza positivi ma adesso sto aspettando il progetto giusto, le chiamate non mancano ma è giusto valutare bene per poter lavorare al meglio. C’è poi il mio impegno in chiave sociale, con dei progetti per l’integrazione degli stranieri nel nostro territorio, ma anche quello con l’Aic che mi permette di essere utile per il calcio italiano anche ai giovani calciatori.

Fonte sito ufficiale Salernitana

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