La partita tra Salernitana e Monza in programma oggi allo stadio Arechi vale una buona fetta di serie A.
Adriano Galliani alla guida dei brianzoli ritorna a Salerno dopo oltre vent’anni dallo scempio comminato ai danni della Bersagliera in massima serie. Nessuno ha mai dimenticato quella fitta rete di eventi abilmente orchestrati all’epoca in chiave scudetto al Milan, che costò ai granata la retrocessione e la perdita di giovani vite umane.
Dici Galliani ed il sotterfugio è dietro l’angolo. Semplicemente vergognosa la querelle portata avanti dal club biancorosso in questa settimana, sostenuto da una FIGC connivente è un ATS Brianza ondeggiante ed omertosa sull’applicazione delle regole legislative sanitarie nazionali.
Quanto è accaduto, con capovolgimenti continui e non rispettosi delle regole, è lo specchio di un Paese marcio e corrotto.
In qualsiasi altro posto del globo la situazione si sarebbe risolta con l’applicazione delle norme vigenti al singolo libero cittadino, ovvero con il legittimo provvedimento di isolamento degli autori dell’infrazione da parte degli organi competenti.
È stata, invece, la dura, condivisibile e dignitosa posizione degli ultras monzesi a scatenare l’epilogo della non convocati degli otto calciatori. Una scelta per salvare la faccia e spegnere le polemiche di caratura nazionale che avevano investito il club.
La parola adesso parla al campo.
Il Monza è più che competitivo anche con queste assenze, la Salernitana dovrà fare a meno del suo condottiero in panchina, ancora obbligato in quarantena. Sarà assente anche il suo ariete, Djuric, ma la squadra conosce bene l’importanza della gara. Non occorrono altri stimoli speciali, chi andrà in campo sputerà sangue per la maglia. Castori dalla “regia in DAD” sembra orientato a riproporre il canonico 3-5-2 ed a dare fiducia a Gondo in prima linea. Potrebbero essere gettati nella mischia anche i recuperati Aya e Coulibaly.
Ci sarà da lottare, una vittoria potrebbe cambiare il corso degli eventi e contribuire a scrivere una nuova, celebre pagina di storia.
Forza ragazzi!