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Le pagelle della Salernitana: la mediana granata “horror”. Colpani e compagni affondano Paulo Sousa

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Il Monza vince la seconda partita consecutiva dopo quella con il Sassuolo, questa volta grazie alle reti di Colpani, Vignato e Pessina su rigore. La Salernitana deve porsi molte domande per cambiare la rotta.

Monza-Salernitana: i granata cedono, il Monza è distruttivo

Primo tempo a senso unico, guida la gara il Monza con il doppio vantaggio, la squadra allenata da Palladino spreca però più volte le occasioni del 3-0. La partita si sblocca immediatamente al minuto 9: Pessina serve Colpani che entra in area, salta il difensore granata spostandosi la palla sul destro e conclude ad incrociare sul secondo palo. Al 18′ raddoppio, con Gagliardini che, dopo aver vinto un contrasto, entra in area e serve dal lato opposto Vignato, che a botta sicura facendo passare la palla sotto le gambe di Ochoa. La Salernitana nella prima frazione è in enorme difficoltà; le poche idee e gli errori in fase tecnica e tattica hanno dato la possibilità ai brianzoli di fare sfracelli e arrivare indisturbati da Ochoa.

Nel secondo tempo i ritmi si abbassano fino al 70′ dove la partita si accende improvvisamente, con “l’uomo DiGre” che compie tre parate decisive in pochi minuti. All’82’ ci pensa capitan Pessina a chiudere definitivamente la partita realizzando il calcio di rigore guadagnato da Bondo.


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Ochoa – Il “Memo” subisce tre gol ma ne salva altrettanti. La difesa non gli da garanzie e nella sua zona di campo c’è un completo assedio da parte della compagine brianzola. Disattento in alcune situazioni ma il clima che c’è in questo momento nell’ambiente granata non aiuta. 5.

Daniliuc – Vignato è stato un cliente al quando complicato da arginare. Sul raddoppio, e non solo, si dimentica completamente di lui e perde la palla che causa il rigore del 3-0. Lui, come tutti i suoi compagni di reparto, affonda definitivamente nella ripresa. 4,5.

Gyömbér – Vista l’esperienza si ci aspettava una prestazione differente. Botte e spallate con Colombo che esce vincitori più volte. A differenza degli altri con grinta rimedia a delle imprecisioni individuali. 4,5.

Pirola –  “Il Flaco” Colpani lo brucia e lo imbriglia nell’azione dell’immediato vantaggio, il rigore, che regala a Pessina e compagni la rete del 3-0, è solo uno dei tanti errori da analizzare in questa prestazione minimale. Il tiro al 10′ del difensore ex Monza è la fotocopia del match. 4,5.

Mazzocchi – Si ci aspettava di più da lui ma si spegne con il passare dei minuti. 4,5. Dal 45′ Bradaric– Entra per dare più consistenza sulle fasce laterali ma non riesce a far vedere le sue vere qualità: corsa, bruciate sulla fascia… oggi no. 5.

Legowski – Chi pensa che le critiche passino solo a Bohinen si sbaglia, e anche in maniera grossolana. Pessima prestazione della coppia in mediana granata; parecchi gli errori in fase di impostazione e fase difensiva inesistente. La sostituzione di Sousa spiega il perché. 4,5. Dal 45′ Martegani – le sue qualità sono indiscutibili, ma soffre la pressione frequente del Monza e non rende quanto si ci aspettava. 5,5.

Bohinen – Il Monza fa girare molto il pallone e nella prima frazione di gara, senza cincischiare troppo, imbuca verticalmente per la corsa dei tre davanti. I rimproveri di Sousa non bastano a sovvertire la prestazione poco convincente del norvegese che in più occasioni abbocca all’amo dei brianzoli e lascia scoperta la sua zona di campo. 4,5. Dal 45′ Maggiore – Cerca di colmare le disattenzioni dei suoi compagni, ma solita lentezza nel giro palla e poca concretezza. 5.

Candreva – Cerca invano di portare la Salernitana sulle sue spalle ma il peso, di una squadra che nella prima frazione crea poco e nel secondo finalizza poco, è troppo per lui. Sempre l’ultimo a mollare, come Leonida e il suoi 300 uomini si sono dovuti arrendere all’esercito persiano così anche i granata di Candreva devono tornare a Salerno a testa bassa. 6.

Kastanos – L’anno scorso ha fatto bene in quella zona di campo, fare necessità virtù è una qualità che hanno pochi ma schierarlo in quella zona di campo è uno spreco vero e proprio per le sue vere qualità. Quella zona di campo non gli appartiene, per questo  la prestazione è sotto tono. 5.5. Dall’83’ Coulibaly – sv.

Cabral – Nelle settimane scorse era in continua crescita, da temere anche per i difensori avversari, oggi assente. Imprecisione per gli stop, così come per i dribbling – qualità che fino ad oggi l’ha distinto. Giornata no. 5. Dal 60′ Trivante Stewart – Sousa lo schiera e Trivante non delude. Il giamaicano entra furibondo e non vuole sapere di calmarsi, con “il sangue agli occhi” mette due palle gol decisive per Dia. Lui ci crede, i compagni di meno. 6,5.

Dia – “Più buio della mezzanotte non può fare”. Anche quando si pensa che le cose possano peggiorare, in realtà, esiste un punto in cui tutto troverà la sua svolta positiva. Si attende la risalita, ma non sarà in questa occasione. Il gol non arriva e “l’uomo DiGre“- con la complicità anche della traversa – non gli da la possibilità di riaprire la partita. 5.

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