In casa Nocerina è stato l’estroso Lorenzo Liurni a parlare facendo il punto della situazione in casa rossonera. La squadra molossa, inserita nel gruppo H di Serie D, stava rincorrendo, prima della sospensione del campionato, la salvezza diretta cercando di evitare i play-out.
Siamo in un periodo storico difficilissimo, riusciremo a ripartire?
«È difficile stare a casa soprattutto per uno sportivo, ma in questo momento è necessario questo e dobbiamo rispettare le regole e soprattutto gli altri. Non lo so se riusciremo a ripartire sarà dura secondo me vista la situazione di emergenza in tutto il paese. Ma se dovessimo ripartire dovremmo farci trovare pronti, anche se la salute è più importante dello sport quindi prima dobbiamo sconfiggere questo maledetto virus poi quando tutto è tranquillo si può pensare di tornare in campo».
Cosa pensi dello stop ai campionati? Come mantieni la forma fisica?
«Lo stop ai campionati secondo me è stato giusto poiché stiamo affrontando una grave crisi sanitaria a livello mondiale. Sto cercando di mantenere la condizione fisica allenandomi ogni giorno in casa. Non è semplice ognuno di noi fa quello che può, ma fermo riesco a stare quindi trovo sempre il modo di muovermi un po’ e di mantenere alta la concentrazione».
Un bilancio sulla stagione della Nocerina?
«L’obiettivo di questa Nocerina fin dal primo giorno era quello di salvarsi e prima dello stop eravamo in piena corsa. Sicuramente potevamo fare meglio, visto i punti persi negli ultimi minuti di alcune partite, ma spero che alla fine di tutto si torni in campo per poter festeggiare la salvezza sul rettangolo verde».
Quale è il gol più bello realizzato fin ora da te? Che messaggio ti senti di inviare ai tifosi?
«Il gol più bello sicuramente è quello realizzato in casa contro la Gelbison, visto che lo ritengo quello più completo. Sicuramente ce sono altri, come le punizioni calciate contro Fasano e Casarano. Tifosi molossi restate a casa e seguiamo le regole che andrà tutto bene. Spero di rivedervi e di rivederci presto un abbraccio a tutti voi e alle vostre famiglie».