La Nocerina ha iniziato a programmare la prossima stagione sportiva, dopo l’annuncio sul riassetto societario, il nuovo direttore sportivo si presenta alla piazza.
La Nocerina si affida a Cosimo D’Eboli per l’area tecnica
La settimana scorsa l’annuncio dell’uscita di tre soci dall’assetto societario, oggi la conferenza stampa del nuovo direttore sportivo. La Nocerina ricomincia con una linea societaria più snella, i presidenti restano Raffaele Stella, Alfonso Vicidomini e Alfredo Comitino, con l’uscita dei due Gambardella e di Rosario Stanzione.
Con le prime parole del suo intervento, Cocchino (così è conosciuto D’Eboli nell’ambiente), ha ringraziato la società. Il suo ingaggio era nell’area già dalla fine della scorsa stagione quando il DS era stato avvistato diverse volte in tribuna autorità a Nocera. Alcune parole della sua presentazione:
«Questa è una piazza che non ha bisogno di presentazione. Voglio prima grandi uomini e poi calciatori, non tutti possono mettersi addosso questa maglia. Sono uno di quelli che controlla i giocatori anche fuori dal campo ed ho avuto sempre ragione.
Io lavoro sott’acqua, nessuno sa chi seguo. Sono un aziendalista, dovunque ho lavorato ho portato il risultato a casa. Non voglio parlare del vicinato, ma menziono un grande uomo: Raffaele Trapani.
Quello che vogliono i tifosi lo vuole anche la società, io lavorerà anche per il futuro, cioè per i calciatori da “inventare”.
La società ha pensato per iniziare bene di fare un regalo, convincendo Stefano D’Agostino a venire a Nocera. Ambito da tante squadre di categoria, ha deciso di sposare il progetto e non i soldi e sarà tesserato dal primo luglio».
A sorpresa, nella presentazione di D’Eboli, è intervenuto quello che quindi sarà il primo colpaccio del mercato della Nocerina. Stefano D’Agostino si è presentato così ai suoi nuovi tifosi:
«Ringrazio l’enorme calore anche se non si può avere ancora l’ufficialità. Questa piazza dopo tanti proclami ora ha bisogno di fatti. Quando fai quello che devi in campo la gente ti segue e ti ama, allora dobbiamo solo fare».