Alle ore 20 di giovedì 1° settembre si è ufficialmente chiusa la sessione estiva di calciomercato di Serie A, le 20 squadre del campionato hanno completato le loro rose per questa prima parte di stagione.
Il pagellone del calciomercato in Serie A
Mercato non molto ricco di colpi di scena ma movimentato da due situazioni ben distinte: quello di Lukaku separato tra la trattativa dell’Inter, poi conclusasi con le dichiarazioni di Marotta, e quella della Juventus e quello di Samardzic, dopo l’ego del padre ha preso il sopravvento mandato in frantumi l’accordo disegnato da Rafaela Pimenta. La Roma ha dimostrato che nulla è impossibile e che può puntare all’Europa League. Napoli e Inter hanno virato dopo le trattative sfumate per i loro rispettivi obiettivi.
ATALANTA 7,5
La cessione di Hojlund era pressoché inevitabile soprattutto se davanti ad una netta plusvalenza come questa, così come per Demiral, Mahele e Boga, di fatto non più considerati essenziali nelle idee di Gasperini. La Dea è riuscita però a riportato in Italia Scamacca, superando la concorrenza affiatata anche da parte di squadre italiane, riesce a piazzare Zapata al Torino. Ma il vero colpo potrebbe essere De Ketelaere e El Bilal Touré, che per il momento è però ai box, si è trattenuto e resistito agli assalti per Koopmeiners. Per ora non scioglie il nodo portiere: il titolare è Musso ma occhio a Carnesecchi.
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BOLOGNA 8
La dirigenza rossoblù vanta nella propria dirigenza Giovanni Sartori, inutile stare qui a spiegare chi è basta vedere la rosa attuale del Bologna per capire le sue capacità. Si è dato continuità alla scorsa stagione con i riscatti di Posh e Moro, blindati gioielli del calibro di Ferguson e Orsolini pescati dall’olanda, precisamente dall’AZ Alkmaar, giocatori come Karlsson e Beukema. Ndoye un’alternativa in più, ottimi innesti quelli di Freuler, Saelemaekers, El Azzouzi, Calafiori e Fabbian che non faranno rimpiangere più di tanto Schouten, Dominguez, Soriano e gli altri andati via.
CAGLIARI 5
Poche operazioni, forse si poteva fare di più, ma bilanciate e finalizzate a costruire una rosa equilibrata. A Ranieri ha praticamente a disposizione due giocatori per ruolo e nella campagna acquisti gli vengono regalati Jankto e Augello, già avuti alla Samp, e giocatori come Shomurodov, Petagna e Oristanio che hanno arricchito il fronte offensivo. Le incognite sono tante, forse troppe.
EMPOLI 5,5
I toscani sembrano uscire ridimensionati da questa sessione. Vicario, tra i migliori portieri della passata stagione, è stato sostituito da Caprile che per il momento causa infortunio non ci sarà per un po’, l’Empoli dovrà quindi affidarsi all’ex dodicesimo Perisan. In difesa, partiti anche De Winter, Stokanovic e soprattutto Parisi, i volti nuovi sono quelli di Bereszynski e Pezzella. In mezzo, partiti Henderson e Bandinelli, sono arrivati Maleh, Bastoni e Ranocchia, in avanti ci sono Destro e Gyasi e Cambiaghi. Per Zanetti sarà dura ripetere la scorsa stagione: il calciomercato dei toscani non può considerarsi sufficiente.
FIORENTINA 6,5
Italiano ha ottenuto Nzola che aveva allenato allo Spezia, la società di Commisso investe su giocatori giovani come Beltran, Infantino e Parisi che portano vigore e visione, Arthur quel tocco di qualità che se rivalutate sono un fattore aggiunto. Respinti tutti gli assalti per l’intoccbile Nico Gonzalez. Proprio all’ultimo giorno un’operazione interessante: Amrabat allo United, Maxime Lopez dal Sassuolo.
FROSINONE 6
Gli arrivi di Lirola, Okoli, Kaio Jorge e Soulè aggiungono un po’ di brio in più a una finestra di mercato. Dall’incognita Kvernadze a giocatori di prestigio come Reinier del Real Madrid alle scommesse Barrenechea e Cheddira fino alle certezze Harroui e Bourabia; una squadra giovane per un allenatore all’attacco. Di Francesco darà tutto.
GENOA 7
Ha cambiato poco, ma bene: in difesa ha inserito De Winter e davanti pochi club – tra quelli dello stesso livello – possono permettersi un tridente con Malinovskyi, Messias, Retegui e bisogna considerare l’alternativa Gudmundsson. Ci sono anche Thorsby, Martin, Kutlu, Haps, De Winter. Vedremo se si riuscirà a trovare la giusta alchimia , ma mai dubitare di Gilardino.
INTER 8
Un mercato partito un po’ a rilento, complici anche le indecisioni e le complicazioni sulle trattative riguardanti Lukaku e Samardzic. Con l’addio di Dzeko e Skriniar, poi con quelli di Brozovic e Onana e l’uscita di Gosens pian piano Marotta e Ausilio, seppur con poche risorse economiche, hanno prima messo le mani su Thuram, poi preso Frattesi, strappandolo alla concorrenza, e in seguito piazzato i colpi Sommer e Carlos Augusto. Klaassen alla fine è un bel colpo, Arnautovic e Sanchez colpi per sopperire a trattative sfumate. Nel complesso la colonna centrale Bastoni-Barella-Lautaro è rimasta. Nerazzurri forti, completi, esperti.
JUVENTUS 6
Quasi un “senza voto”, ma viste le perdite per l’assenza dalla Champions era pronosticabile che finisse così. L’arrivo di Weah, il ritorno di Cambiaso, il rinnovo di Rabiot. Molti i movimenti in uscita quasi tutti necessari per un motivo o per un altro, per mandare a fare esperienza diversi giovani e per abbassare il monte ingaggi (via Cuadrado, Di Maria, Paredes, Bonucci). Confermare senza coppe la coppia Vlahovic-Chiesa è stata la vera vittoria del neo arrivato Giuntoli.
LAZIO 7
Tanti volti nuovi che compensano, a fatica, l’unica cessione. La partenza di Milinkovic-Savic pesa eccome, lo testimoniano le prime uscite in campionato. Guendouzi, Kamada e Rovella, tuttavia, offrono delle buone alternative a Sarri che però aveva richiesto ben altri giocatori al presidente Lotito. In avanti è arrivato il vice Immobile che mancava da anni (Castellanos).
LECCE 7
Il solito Pantaleo Corvino ha regalato a mister D’Aversa tanti talenti tutti da scoprire: così come per Hjulmand (18 milioni più 3 di bonus la plusvalenza più importante nella storia del club) anche per Almqvist, Ramadani, Rafia e Krstovic sono giocatori a cui bisognerà dare tempo per stupire, ma la qualità c’è. Si è riportato a Lecce il portiere Falcone, partito già alla grande.
MILAN 9
L’altra milanese, quella etichettata da molti come la regina del mercato. I rossoneri con la cessione di Tonali per la cifra di 80 milioni al Newcastle hanno ricostruito l’ossatura della squadra: dentro Reijnders, Pulisic, Loftus-Cheek, Chukwueze, Musah, Okafor, Pellegrino. Vi è senza alcun dubbio un aumentato di livello a centrocampo senza, è stata allo stesso tempo ricca di ostacoli la rincorsa finale al vice-Giroud sembrava fatta per Taremi ma si è virato su Jovic come trattativa last minuti. La coppia Furlani-Moncada ha lavorato egregiamente. Ora parola al campo.
MONZA 6
Kyriakopoulos per Carlos Augusto, D’Ambrosio per Marlon, Gagliardini per Rovella l’unico reparto che sulla carta sembra sorridere e quello in attacco con l’arrivo di Colombo. A centrocampo sono partiti Sensi e Rovella ed è arrivato Gagliardini, che tralasciando il fattore esperienza non colma il vuoto lasciato, e la promessa Valentin Carboni. Importante assicurarsi i riscatti di: Pessina, Caprari e Pablo Marì.
NAPOLI 7
Le conferme di Osimhen e Kvaraskhelia sono gli acquisti di questo Napoli. Fuori Lozano per Lindstrom che per funzionalità e duttilità sarà molto utile a Garcia e, soprattutto, fuori Kim – miglior difensore della passata stagione – e dentro Natan. Cajuste è una scommessa del capo scout Micheli. I campani rimangono completi e competitivi, ma ci si aspettava qualcosina in più dopo lo Scudetto.
ROMA 8
L’elenco va visto e analizzato: Lukaku, Sanches, Azmoun, Paredes, Kristenssen, Aouar, Paredes e Ndicka. Mourinho è stato accontentato in ogni reparto e ora ha svariati elementi molto competitivi sia per la Serie A che per le coppe. C’è ampio margine di crescita e la Roma è una squadra forte che deve ancora trovare una sua quadratura definita.
SALERNITANA 6,5
Includendo i relativi riscatti di Pirola, Dia e Candreva la campagna trasferimenti si conclude con un bilancio di 10 acquisti e ben 16 cessioni, compresi giocatori di ritorno dai relativi prestiti come Vilhena, Nicolussi e Piatek. L’obiettivo del presidente Iervolino pare quindi centrato, come ribadito in varie interviste, ovvero mantenere l’ossatura della squadra. La permanenza in attacco di Boulaye Dia è il vero colpo di mercato. Poi Ikwuemesi, Stewart, Martegani, Logowski, Jovane. Insomma tante intuizioni che bisognerà testare sul campo. La Salernitana di fatto non si è rinforzata, ma non si è nemmeno indebolita.
SASSUOLO 5,5
Ogni anno stessa storia, sembra sul punto di partire ma Berardi rimane al Sassuolo, un punto fermo su cui bisogna sempre ripartire. L’asse con la Roma ha portato Missori, Volpato, Viña e le cessioni nel reparto arretrato di Kyriakopoulos, Muldur, Rogerio e Zortea sono pesanti. In mezzo sono partiti Frattesi, Maxime Lopes e Harroui, l’unico rinforzo arrivato è Boloca dal Frosinone e Racic. In avanti Castillejo e Mulattieri sono ottime alternative. Pochino nel complesso rispetto ai soliti investimenti di Carnevali.
TORINO 7
L’arrivo di Duvan Zapata prima, e la conferma di Buongiorno poi portano un netto rialzo il mercato del Torino con Cairo che resiste alla pressione della Dea. Dopo un’estate intera i granata sono anche riusciti a riportare Vlasic e ad aggiungere all’organico giocatori del calibro di Bellanova, Tameze, Lazaro, Sazonov e Soppy.
UDINESE 4,5
Persi Beto, Becao e Pereyra. Tre pilastri. Sostituti da giocatori sulla carta non all’altezza. La solita sfilza di nomi semi-sconosciuti dall’estero, infatti, stavolta non convincono del tutto. Vedremo se innesti come Lucca, David, Zemura, Zarraga, Kabasele, Kamara riusciranno ad alzare il livello in una squadra che punta tutto su Samardzic e Lovric.
Verona: 6,5
Il Verona conclude il mercato con un mix di esperienza (Saponara, Bonazzoli) e freschezza (Mboula, Serdar, Folorunsho), puntando comunque sull’ossatura della passata stagione. Il risultato finale non delude: il nuovo tecnico Baroni sa di avere il materiale umano necessario a mantenere la categoria.