La Salernitana sbanca lo stadio Renzo Barbera di Palermo timbrando un successo di misura, che vale i primi tre punti esterni in stagione.
Palermo-Salernitana: ancora un successo
Nella prima gara del mese di ottobre, valida per l’ottava giornata di serie B, la Salernitana s’impone per 1-0 allo stadio Barbera grazie da una zampata di Tello. L’ultimo precedente, peraltro anch’esso vittorioso per gli ospiti (1-2), risale al 2019.
Accantonate le occasioni sprecate di vittoria contro Reggiana e Catanzaro, i granata ben figurano in terra siciliana dinanzi ai circa 25 mila spettatori presenti, di cui oltre settecento supporter del Cavalluccio.
Martusciello e Dionisi non variano lo spartito tattico
Per riconquistare la vittoria Martusciello adotta il solito canovaccio tattico: 4-3-3 a trazione anteriore.Davanti a Sepe schierati Bronn e Ferrari, con Stojanovic e Njoh sulle corsie. In regia Amatucci, affiancato da Soriano e Tello. Tridente composto da Braaf a sinistra, Verde sulla fascia destra e Simy centravanti. Out Tongya, Reine-Adelaide e Maggiore per infortunio. Rientro dalla squalifica per Kallon.
Su sponda rosanero anche Dionisi conferma il modulo 4-3-3 per cercare la prima vittoria interna in campionato. Desplanches tra i pali. Brunori e’ il terminale offensivo, sostenuto da Di Mariano e Le Douaron. Segre e Ranocchia mezzali con Gomes perno centrale. Tello ci prova ancora da fuori area al 31′. Otto minuti più tardi iniziativa di Verde e conclusione deviata in corner dalla difesa palermitana. Segre si inserisce di testa su un cross ancora dalla sinistra ma non trova la porta.
Tello velenoso, Palermo sottotono
Squadre ben disposte in campo, la compagine campana si mostra propositiva in fase offensiva fin dalle prime battute. La catena di sinistra e quella più attiva: Njoh scalda le mani del portiere all’8′. Ritmi non forsennati.
Il Palermo si mostra piuttosto sottotono, Salernitana ordinata e che non tradisce la propria identità: possesso ad oltranza del pallino del gioco con una fitta rete di passaggi.
Sugli sviluppi di un calcio di punizione per fallo di Gomes su Amatucci, Tello indovina col mancino una traiettoria velenosa che trafigge l’estremo difensore dei padroni di casa. Granata in vantaggio. Il Palermo risponde al 26′ con un tiro in area di esterno di Segre che sibila il palo. Dopo 60 secondi di recupero il primo tempo termina con il vantaggio ospite di misura.
Secondo tempo: i granata resistono
Cambi immediati per i padroni di casa: fuori Segre e Le Douaron, dentro Insigne e Saric. La Salernitana non si scompone: palleggio continuato e pressing alto che costringe spesso gli avversari al lancio lungo ed alla rinuncia al fraseggio. In attacco Simy si rivela spesso un’utile via di fuga per uscire dalla pressione.
Al 58′ il Palermo si scuote con un’azione insistita da sinistra a destra: Ranocchia la piazza nell’angolino ma Sepe è attento e blocca disteso a terra.
Martusciello avverte il campanello d’allarme e opera i primi cambi. Fuori Verde e l’ammonito Soriano: dentro Kallon (dopo lo stop forzato di 4 giornate) e Hrustic. Nuova linfa alla mediana e in corsia destra per la Salernitana. Dionisi al 64 manda in campo altre forze fresche per migliorare la manovra piuttosto compassata: Henry e Verre prendono il posto di Brunori e Ranocchia.
il Palermo non senza confusione preme alla ricerca disperata del pareggio ma sbatte contro il muro della difesa granata. Ospiti pericolosi in ripartenza. Al 72′ Braaf e Simy in 2 Vs 2 confezionano per l’accorrente Hrustic: conclusione alta.
Carta Di Francesco giocata da Dionisi al 75′. Martusciello all’82’ richiama l’ammonito Braaf per inserire Jaroszynski. Njoh scala nel ruolo di esterno alto, maggiore copertura sull’out mancino. Insigne ci prova due volte dal limite senza successo, la Bersagliera difende il fortino senza grossi patemi.
All’85′ spazio agli ultimi avvicendamenti: Torregrossa e Ghiglione rilevano l’ammonito Stojanovic e Kallon, da poco entrato (scelta tattica). Si passa ad un inedito 5-3-2 con elementi più dotati di garra che di tecnica. Henry di testa spedisce a lato, Sepe dice no a Verre e Di Francesco. I granata alzano il pressing con le ultime energie residue, provando a rialzare un baricentro piuttosto basso nella fase finale del match.
Dopo cinque minuti di recupero la partita scivola verso il triplice fischio finale che sancisce la prima vittoria esterna in questo campionato ed anche la prima in trasferta di tutto il 2024 per la Salernitana.
Le conclusioni: una vittoria per la continuità
I granata con un giusto mix di qualità e sacrificio conquistano una vittoria ricercata e meritata. Gli uomini di Martusciello agganciano proprio i siciliani a quota 11 lunghezze in classifica. Il trainer stavolta la legge bene fin dal 1′, sostituzioni incluse. La squadra è scesa in campo determinata e volitiva di fare bene, nonostante alcune assenze fondamentali. P
robabilmente nel primo tempo e in qualche ripartenza della ripresa si poteva far più male agli avversari e chiudere prima e senza patemi la contesa. Braaf e Amatucci su tutti hanno avuto sul piede la palla per il colpo del KO ma sono mancati nell’ultimo e decisivo passaggio, a fronte, tuttavia, di tanta quantità e qualità offerta nell’arco dei 90 minuti. Ottima prestazione della difesa (insormontabile la coppia Ferrari-Bronn), al terzo clean sheet consecutivo dopo 10 reti al passivo. La sosta consentirà di incrementare il lavoro, l’intesa tecnico-tattica e il recupero degli infortunati.
Il successo intanto aiuta morale, classifica e gestione del lavoro col gruppo ma ora occorre continuare su una strada positivamente tracciata, a caccia di continuità e altri passi da tre punti per poter stazionare nei quartieri alti della serie B.