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La partita di Pierozzi: il primo gol in Serie A e tanto altro

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Il 12 maggio 2024 è una data che Niccolò Pierozzi difficilmente dimenticherà: è quella del suo primo gol in Serie A. Oltretutto, realizzato contro la Juventus all’Allianz Stadium sul risultato incollato sullo 0-0. Andiamo ad analizzare la prova del giovane difensore granata.

Pierozzi trova il primo gol in Serie A: la prestazione

La Salernitana esce indenne dall’Allianz Stadium grazie ad una prestazione di spessore, probabilmente una delle migliori non solo della gestione Colantuono, ma di tutta la stagione.


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Certo, la soddisfazione non può essere completa – vuoi per la vittoria sfiorata e vuoi per l’aritmetica retrocessione – ma ci sono diversi motivi per sorridere, almeno in chiave futura. Niccolò Pierozzi è uno dei giocatori arrivati nel mercato di riparazione e che ha avuto bisogno di molto tempo per ingranare a causa dei numerosi guai fisici e di una condizione fisica precaria.

Nella partita di domenica contro la Juventus, di rientro dal turno di squalifica, Colantuono lo ha schierato come braccetto di destra in una difesa a tre, viste le numerose assenze nel reparto arretrato. L’ex Reggina, voluto a Salerno sia dal DG Sabatini che dall’allora tecnico granata Filippo Inzaghi, ha sfoderato una prestazione maiuscola non solo per il gol realizzato. Già dall’inizio si vedeva che era in fiducia e che stava mostrando grande temperamento attraverso una marcatura rigida su Moise Kean. Al 27′, il giocatore scuola Fiorentina trova l’appuntamento con la storia: sul corner battuto da Sambia sul primo palo, il difensore si libera dalla marcatura di McKennie e di testa la piazza tra palo e portiere. Szczesny prova in qualche modo a smanacciare la sfera lontano dalla linea di porta, ma la stessa s’infila beffarda nell’angolino.

In questo momento, la Juve, seppur stordita, prova ad affidarsi alle sue bocche di fuoco in avanti, ma la difesa risponde colpo su colpo. Tra questi, Pierozzi sembra indemoniato: legge bene ogni tentativo di sortita offensiva, annulla Kean e Kostic e limita Vlahovic. Nella ripresa, gli ingressi dei più freschi Chiesa, Iling-Junior (i primi due proprio al posto di Kean e Kostic) e Yildiz cambiano non poco le carte in tavola, ma il nostro riesce a limitare i tre spauracchi grazie all’aiuto di Zanoli in fase di raddoppio.

Peccato per il pari beffardo juventino arrivato al 92′ e per il match-ball mancato da Basic al 96′. La vittoria avrebbe reso la giornata del terzino classe 2001 ancora più memorabile, ma chissà che non possano esserci altre occasioni in futuro. E non solo in Serie A.

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