domenica 08 09 24
spot_img
HomeSalernitanaPordenone 2020, crowdfunding: i friulani raccolgono oltre 2 milioni di euro
spot_img

Pordenone 2020, crowdfunding: i friulani raccolgono oltre 2 milioni di euro

spot_img
spot_img
spot_img
spot_imgspot_img
Il Pordenone è la prima squadra di serie B a promuovere il crowdfunding. Il successo dell’operazione, benché fosse la prima volta, ha permesso di raccogliere 2,2 milioni di euro.

Operazione crowdfunding, il Pordenone e i suoi 254 soci

La strada è ancora lunga, non è l’azionariato popolare vero e proprio, ma la strada della responsabilità dei soci è spianata. La squadra friulana, con il progetto Pordenone 2020, ha portato nelle casse del club una cifra considerevole da quelli che sono, in effetti, i propri tifosi. I tempi, dal punto di vista economico, non sono i migliori nel nostro Paese. Riuscire, per cui, a portare dalla propria parte e con i fatti 254 persone delle 3mila che abitualmente seguono la squadra, è un ottimo risultato.

Il Comunicato del presidente Mauro Lovisa

Fra presente e futuro, interviene il presidente Mauro Lovisa:

Ci siamo. Il 19 giugno si concluderà l’esperienza di Pordenone 2020, il progetto di crowdfunding con cui abbiamo cercato di coinvolgere in modo innovativo il territorio. Tre giorni ancora, da lunedì a mercoledì, in cui mi auguro in tanti verranno al Centro De Marchi.

La raccolta, comunque, raggiungerà i 2 milioni 200 mila euro, somma importante (e portante) per affrontare nel migliore dei modi la prossima storica stagione di serie B. Lo farà però, e bisogna dirlo chiaramente, grazie ai “soliti”. A chi c’è sempre stato e chi ci sarà sempre, dal tifoso che con grandi sforzi ha messo la quota minima a chi, a titolo personale, sostiene il Pordenone senza chiedere nulla in cambio, lontano dai riflettori.

A chi è già, insomma, vicino alla proprietà, a chi realmente ha il neroverde a cuore e nel cuore. Lo dico chiaramente, senza giri di parole, e con grande rammarico. Non è stata purtroppo colta l’opportunità, unica, di vestire a tutti gli effetti questa maglia, entrare nel club e contribuirne, non solo con risorse ma anche con idee, alla crescita della società.

Un progetto, il nostro, non di Mauro Lovisa, ma di tutti: di Pordenone e di un territorio intero, per Pordenone e per un territorio intero. Le istituzioni e le associazioni di categoria ci hanno seguito, hanno tifato e tifano per noi: tanti, però, hanno parlato e basta, si sono fatti belli con il Pordenone e la serie B, e al momento di dimostrare attaccamento con i fatti si sono chiamati fuori.

Hanno fatto spallucce. 3 mila persone allo stadio con la Giana, 3 mila persone in piazza: possibile che solo in 250 abbiano deciso di diventare soci? Una risposta troppo fredda da una città dal grande potenziale, e penso in particolare all’imprenditoria, che può e deve dare di più in termini di appartenenza e coinvolgimento. Non solo finanziario. 

A questo territorio, a questi colori io e i miei soci abbiamo giurato fedeltà. Negli scorsi mesi, com’è noto, altre sirene avevano risuonato. E forte. Nuove sfide, non l’abbiamo mai nascosto: a livello economico erano più convenienti. Abbiamo detto no. Per chi si è fatto chilometri tutto l’anno per stare vicino alla squadra, per chi è sempre presente, per chi ha versato una quota attingendo magari dal salvadanaio, per chi è tornato a versarne un’altra, per chi si è fatto ambasciatore di tifo con parenti e amici.

Rinunciando, insomma, a qualcosa (tempo e denaro) di proprio per investire nei nostri colori, i suoi colori. Pordenone – ci siamo detti io, la mia famiglia e i miei soci – meritava di proseguire questa splendida storia per queste persone. Una storia di cui tutti noi siamo protagonisti. Archiviato il crowdfunding, si aprono nuovi orizzonti.

Mantenere la serie B, strutturarci per un salto di qualità a 360 gradi, lavorare per il nuovo stadio, confermarsi con il Settore Giovanile ai vertici nazionali e organizzare le attività del Centenario. Noi siamo pronti, ma lo dobbiamo essere tutti! Ci sono dunque nuove sfide davanti, stavolta da vincere: la campagna abbonamenti e le presenze allo stadio, pur consapevoli delle difficoltà di giocare fuori casa, e il sostegno generale al nostro progetto ci diranno se abbiamo fatto bene, e se facciamo bene, a credere sempre e comunque in Pordenone.

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
spot_img

Notizie popolari