Mino Raiola, procuratore sportivo di tanti top player, ieri durante l’assemblea della IAFA ha attaccato duramente la FIFA ed il suo presidente, Infantino.
Raiola contro la Fifa ed il suo presidente
Direttamente dall’assemblea della IAFA, l’Italian Association of Football Agents, di cui Raiola è presidente onorario, è arrivato l’attacco alla FIFA da parte del procuratore. Le sue dichiarazioni:
«Infantino dice che bisogna regolamentare il rapporto con gli agenti, ma non sta facendo niente. Le regole della FIFA sono vergognose, con loro non c’è alcun dialogo».
«Vogliamo un sistema nuovo, siamo l’unico Paese insieme alla Francia che ha regolato la professione tramite una legge dello Stato. La FIFA dice solo stronzate su di noi, non gli ho mai sentito dire qualcosa di intelligente. Per farne parte devi essere ignorante di natura. Voglio lasciare al calcio un modello nuovo dove partecipiamo noi per crearlo».
Infantino appoggiato dalla Commissione per la Cultura e l’Istruzione
Come riportato dal Corriere della Sera, Gianni Infantino non ha alcuna intenzione di fermarsi e vuole portare avanti la battaglia contro i procuratori.
Ad appoggiarlo è la Commissione per la Cultura e l’Istruzione del Parlamento Europeo, la quale attraverso le parole del deputato Tomasz Frankowsi ha parlato «della necessità di regolamentare l’attività degli agenti non solo con la Camera di Compensazione, ma anche introducendo la licenza necessaria per esercitare la professione e un massimale per le loro commissioni».
Inoltre, ha chiesto «alle autorità sportive competenti di garantire la pronta attuazione delle nuove regole che vanno nella direzione giusta, quella della trasparenza».
L’idea di Infantino sarebbe quella di limitare il raggio d’azione dei procuratori e di evitare che percepiscano percentuali esorbitanti con annessi bonus alla firma o in caso di futura.
Nel 2019, su 7 miliardi di dollari pagati dai club per i trasferimenti, 700 milioni erano finiti nelle tasche dei procuratori ed appena 70 ai club che hanno formato i calciatori. Nel 2020, invece, i 20 club di Serie A hanno speso 138 milioni di euro in commissioni per i procuratori.
Sulla base di questi numeri, è inevitabile che il sistema calcio debba essere rivisto, se non si vuole che i club si indebitano sempre più.