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Ranieri: “A Salerno gara difficile, Inzaghi è un’incognita”

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A due giorni dalla gara tra Salernitana e Cagliari è intervenuto l’allenatore dei sardi Claudio Ranieri in conferenza stampa.

Ranieri: “Sarà uno spareggio domenica all’Arechi”

«Sappiamo che Salerno è un’ambiente caldo. I tifosi hanno molta voglia e determinazione ed è bello giocare in una piazza calda. Inzaghi è entrato da 14 giorni ed è un’incognita per come farà giocare la squadra».

«I nazionali stanno bene, tranne Nandez che arriva oggi. Sono sincero, io so che dovrò lottare fino all’ultima giornata, mi auguro di salvare la squadra, non molleremo mai. Prendiamo gol sciocchi, pecchiamo d’attenzione, ma dobbiamo assolutamente migliorare». 

«Hatzidiakos non sarà disponibile, non voglio rischiarlo. Luvumbo sta bene, a volte si riacutizza il problema e per questo ce l’hanno rimandato dalla nazionale, ora è a piena disposizione, Jankto, invece è un esterno che può giocare a tutta fascia, ma può giocare anche all’interno del campo».


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«La squadra sta bene, certo nessuno di noi è contento per la situazione di classifica. Se mi accorgessi che sbracano, prima mi incazzo e poi vediamo. Stiamo lavorando sui particolari da sistemare, anche se senza i nazionali non è stato facile durante la sosta».

«Oggi per la prima volta Lapadula ha lavorato tutto in gruppo. Credo voglia venire con noi, anche se non può ancora giocare. Domani parliamo e decidiamo. Mancosu, invece è un giocatore importante, lo sto vedendo sempre molto meglio, finalmente si sta allenando con continuità. Può fare tutti i ruoli dell’attacco, ha qualità e sta a me trovargli la posizione al momento giusto. In porta? Giocherà ancora Scuffet. Se sta bene Nandez io lo metto a prescindere, in qualsiasi ruolo. Quando è applicato può fare anche il terzino come ha fatto nell’Uruguay, con le sue caratteristiche naturalmente».

«Per quanto riguarda la situazione scommesse c’è da interrogarsi, sono ragazzi, non è materia per me che alleno. Da padre posso dire che bisogna stare attenti, per quanto si possa. Hanno tanto tempo libero, sto capendo il dramma dei genitori di questi ragazzi io. Io non ho mai fatto una schedina in vita mia. È un brutto male, non me ne vorranno quelli del casinò».

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Ugo D'Amico
Ugo D'Amico
Classe 1996, giornalista pubblicista dal 2022 e prossimo alla laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Nato praticamente con una palla tra i piedi, ma vista la scarsa qualità il sogno ora è di raccontare le mille emozioni che regala quel magico prato verde. Sono cresciuto seguendo le gesta di: Del Piero, Buffon, Ronaldo, Messi e tanti altri. Appassionato di calcio locale, passione che permette di capire a 360° le innumerevoli sfaccettature che sono presenti in questo fantastico mondo.
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