In occasione di Salernitana-Atalanta di sabato 13 maggio alle 15, ecco l’intervista di SalernoSport24 a Ricky Buscaglia. Ecco cosa ha detto ai nostri microfoni.
Le parole di Ricky Buscaglia, dalla partita in programma al mondo Salernitana
Sabato 13 maggio alle 15 si giocherà Salernitana-Atalanta, partita importante per entrambe le squadre ma per obiettivi diversi. Per l’occasione abbiamo intervistato Ricky Buscaglia, giornalista e telecronista DAZN di fama nazionale.
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Ricky Buscaglia è un giornalista sportivo italiano, noto a molti per la sua carriera da telecronista. Inizia a muovere i primi passi nel 2003 ad AliceRossoTV per poi iniziare una scalata lavorativa che lo porterà a lavorare nelle maggiori emittenti televisive nazionali e non, come Eurosport, Mediaset Premium e DAZN (dove lavora stabilmente da anni).
Famoso per la passione che mette nelle sue prestazioni telecronistiche, ha raccontato a noi italiani partite di grande spessore, dalle notti europee in Champions League alle partite internazionali dei Mondiali 2018.
Oggi abbiamo chiesto la sua opinione sull’ormai vicino match contro l’Atalanta e sul mondo Salernitana.
L’intervista, Buscaglia:” Atmosfera magica all’Arechi, con Sousa la Salernitana può cambiare dimensione”
Crede che giocare in uno stadio come l’Arechi con la sua atmosfera possa influenzare una prestazione di un giocatore? Sia in modo positivo che magari negativo con un giocatore “fragile” mentalmente?
«”L’atmosfera allo stadio è determinante. Durante l’emergenza Covid-19 ci siamo cimentati in una situazione atipica. Le partite a porte chiuse sono molto difficili da commentare per la mancanza dell’aspetto principale, i tifosi. Ho avuto la fortuna di vivere l’Arechi diverse volte ed è uno degli ambienti più caldi del campionato e anche il pre-partita è molto “gustoso”. A certi livelli non esistono giocatori fragili, esistono giocatori che sanno ricevere l’adrenalina dagli spalti. Per il livello che ha raggiunto la Salernitana, se giochi per Salerno, in Serie A e soprattutto all’Arechi hai sicuramente una spinta in più”.»
Sabato alle 15 ci sarà Salernitana-Atalanta. Due squadre che vogliono raggiungere i propri obiettivi, sebbene diversi. Che tipo di partita sarà?
«”Vedo una partita apertissima, sicuramente molto bella. La Salernitana è ad un passo dall’obiettivo minimo stagionale. L’Atalanta penso andrà a Salerno piuttosto arrabbiata per quello che è successo a Torino con la Juventus nella scorsa giornata. Come si diceva una volta, sarà una tripla in schedina”.»
Dall’inizio della gestione di Paulo Sousa la Salernitana ha trovato una sola sconfitta in undici partite. Pensa che possa essere la giusta guida per uscire dalla dimensione di provinciale ed alzare l’asticella degli obiettivi?
«”Paulo Sousa sta dando un’impronta netta alla squadra. Credo che sia arrivato per quello. La società cercava un allenatore con il suo curriculum per alzare l’asticella. Non penso che Sousa sia di passaggio, anzi. La sua presenza è orientata proprio sul miglioramento degli obiettivi stagionali. Poi è molto difficile nel campionato italiano perchè spodestare le squadre che oggi si trovano tra le prime sette posizioni è complicato però intanto bisogna iniziare ad avvicinarsi. Credo che le ambizioni a Salerno siano piuttosto note”.»