In vista della sfida tra Roma e Salernitana, valevole per la 32ª giornata di Serie A 2021-2022, proponiamo la storia dello stadio “Olimpico” e l’ultimo precedente nella capitale.
Lo Stadio Olimpico di Roma
Oggi lo conosciamo come stadio “Olimpico”, tuttavia, un tempo, veniva chiamato stadio dei “Cipressi”. La struttura nasce nel 1927 su un progetto di Enrico Del Debbio. Nel 1937, venne ripreso da Luigi Moretti e fu utilizzato come quinta scenica dei giochi del periodo fascista. Durante la seconda guerra mondiale, invece, si utilizzò la struttura per ospitare i soldati delle truppe alleate. Il CONI, proprietario dello stadio, affidò il completamento dello stadio ad Annibale Vitellozzi. Bisognerà attendere il 1953 per l’ultimazione dell’impianto architettonico.
Di fatto, tale data, rappresentò la svolta dal punto di vista storico sportivo: non solo gli eventi di Roma e Lazio, le principali squadre della capitale, ma anche disputazione di altri sport. Per i XVII giochi Olimpici del 1960, lo stadio raggiunse un ulteriore ampliamento a circa cento mila posti a sedere. Ciò comportò dei mutamenti dal punto di vista strutturale: vennero introdotti nuovi seggiolini ed ampliata la copertura.
Mondiali 1990 e la finale di Champions del 2009
La svolta, verso un processo di modernizzazione dello stadio “Olimpico”, si verificò con i Mondiali del 1990. Tra il 1987 e il 1900, infatti, ci furono lavori di potenziamento della struttura. In particolare, nella stagione 1989-1990, Roma e Lazio giocarono nello stadio “Flaminio”, in virtù dei lavori di ristrutturazione dello stadio. Di fatto, l’impianto sportivo risultò quasi come ricostruito nuovamente: le gradinate delle due curve subirono un avvicinamento al terreno di gioco. Inoltre, gli addetti ai lavori, introdussero due maxischermi e sopraelevarono le gradinate della Tribuna Tevere.
Un’ulteriore sviluppo dello stadio si verificò dal 2007, in vista della finale di Champions del 2009 di Roma. Seguirono l’introduzione di maxischermi ad alta definizione, rimozione parziale barriere in plexiglas tra spalti e terreni di gioco e una riduzione dei posti agli attuali 70.634. Inoltre, si adottarono misure di maggiore sicurezza dello stadio e di miglioramento delle tribune stampa.
L’ultima Salernitana allo stadio Olimpico
La prima giornata di campionato di Serie A 1998-1999, per l’ultima volta, la Salernitana sfidò la Roma presso l’ “Olimpico”. Numerosi i tifosi granata sugli spalti per sostenere l’ippocampo. Una sfida anche tra allievo e maestro: mister Zdenek Zeman contro Delio Rossi, all’insegna del 4-3-3. Nel seguente video, il riassunto di Roma-Salernitana, con le azioni salienti della partita.
Nonostante la la Roma cerchi di prendere l’iniziativa, la Salernitana non si tira indietro. I granata sbloccano il match al 41′ con Rigobert Song. Il primo tempo, dunque, si conclude sull’1-0. L’episodio che da la svolta alla partita, è l’espulsione, per doppia ammonizione, di Luca Fusco. Nel secondo tempo la Roma prende le misure: Paulo Sergio trova il pareggio al 47′ e Francesco Totti la ribalta al 63′. Infine, c’è spazio anche per il terzo gol della Roma, con il solito Paulo Sergio.