La partenza difficile della Salernitana è, ormai, un fatto ampiamente consolidato. I 3 punti conquistati nelle prime sette partite rendono, quella di questa stagione, la peggior partenza di sempre dei granata in A. Ci sono dei giocatori da recuperare e dei punti da conquistare per Paulo Sousa, la cui posizione ancora non è saldamente al sicuro.
La Salernitana verso Monza: da dove deve ripartire
I granata, dopo la pesante sconfitta interna contro l’Inter, sono terminati ufficialmente in zona retrocessione. I tre soli punti conquistati nelle prime sette partite, frutto di tre pareggi e quattro sconfitte, sono l’inevitabile conseguenza di questa classifica deficitaria.
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La moria di vittorie di questa stagione è una questione da prendere con le molle e da analizzare a mente fredda: il punto conquistato nella prima giornata sul campo della Roma aveva lasciato presagire tutt’altro tipo di campionato. I successivi due pareggi in casa contro Udinese e Frosinone, due tra le rivali per la lotta salvezza, hanno invece mostrato i primi scricchiolii sulla tenuta della squadra. Le sconfitte contro Lecce, Torino e soprattutto Empoli hanno certificato tutte le difficoltà della squadra dal punto di vista fisico e psicologico.
Nonostante le dimensioni della sconfitta di sabato scorso all’Arechi contro l’Inter, i granata hanno mostrato segnali importanti di risveglio. I primi 65′ sono stati i migliori della Salernitana in questa stagione. Il successivo tracollo ha reso più amara una serata che poteva regalare ben altre soddisfazioni: momenti sliding doors sicuramente il gol annullato a Legowski per fuorigioco segnalato dal VAR e la rimessa in gioco raccapricciante di Ochoa che ha portato al raddoppio dell’Inter. Eppure, è proprio da qui che Sousa ha costruito la sua permanenza sulla panchina granata e da qui partirà la caccia ai tre punti in quel di Monza, nell’ultima gara prima della sosta per le Nazionali.
Chi può recuperare Sousa: il punto sugli infortunati
L’infermeria, per ora, non ha portato buone nuove al tecnico lusitano. Lassana Coulibaly tornerà a disposizione soltanto dopo la sosta, con vista Cagliari, per lo stiramento al soleo patito in Nazionale. Quasi stesso destino per il nigeriano Ikwuemesi, alle prese con una lesione dell’adduttore che lo terrà lontano dai campi fino a fine ottobre.
Chi, invece, può tentare il recupero lampo per Monza è Antonio Candreva. L’ex Samp ha avuto un responso positivo dall’ecografia, la quale non ha evidenziato lesioni sull’adduttore. I successivi controlli potranno sicuramente aiutare a fare luce sulla reale entità dell’infortunio e valutare il possibile impiego di Mast’Antonio nella trasferta dello U-Power Stadium.
Per Sousa, una vittoria a Monza sarebbe importante non solo per muovere la classifica e ritrovare una vittoria in campionato che manca dal 27 maggio, ma perché sarebbe anche la prima in trasferta della sua gestione. Da quando è subentrato a Nicola il 15 febbraio scorso, la Bersagliera non ha mai vinto in trasferta. L’ultima vittoria lontano dall’Arechi risale addirittura al 27 gennaio, quando i gol di Dia e Vilhena bastarono e avanzarono per espugnare il “Via del Mare” di Lecce con un 2-1 sofferto. Già, Vilhena: l’olandese, insieme a Piątek, era una delle armi in più che quest’anno Sousa non ha a disposizione. In ogni caso, i nuovi, in special modo Cabral, Legowski e Martegani, stanno progredendo nel loro processo di integrazione e potrebbero dare un contributo importante alla permanenza in A dell’Ippocampo.
La zona salvezza è lontana soltanto un punto e mancano ancora 31 partite alla fine del campionato. Nulla è perduto, ma guai a perseverare nei passi falsi: il “pazzo diamante”, per poter continuare a splendere, deve solo vincere.
