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Le scelte tecniche di Martusciello non influiscono se calciatori sbagliano

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Allo stadio “Zini” si gioca Cremonese-Salernitana, match che segna la seconda sconfitta consecutiva per i granata. Le scelte di Martusciello possono incidere fino ad un certo punto, come sostenuto dai calciatori intervenuti in sala stampa. In campo ci vanno i giocatori.

La Salernitana scelta da Martusciello

Con l’impegno ravvicinato di martedì, le scelte di Martusciello sono strettamente legale alla tenuta atletica del gruppo. Il tecnico schiera dal 1′ Simy in attacco, autore di una prova incolore che, per certi versi, determina la sconfitta della sua squadra.


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La Salernitana partita con il modulo 4-3-2-1, tra i pali Fiorillo, sulla fascia destra Stojanovic, la coppia centrale Bronn e Ferrari, infine a sinistra Njoh. A centrocampo Tello, Amatucci e Soriano. L’attacco, come suscritto, vede Simy al centro supportato da Verde e Tongya.

Da primo a secondo tempo

La Salernitana mostra evidenti difficoltà in quanto, oltre l’evidente superiorità nel possesso palla non riesce a farsi pericolosa dalle parti di Fulignati. Sono gli ospiti, invece, a portarsi in vantaggio sull’errore in copertura di Stojanovic prima, e Bronn poi intorno al ventesimo. La rete dà fiducia ai padroni di casa che sfiorano più volte il raddoppio. Ma è proprio su un errore in attacco determinato da Simy, il quale incespica sulla battuta a rete a porta vuota, che la Cremonese raddoppia in chiusura con l’ex Bonazzoli.

Nel secondo tempo Martusciello capisce che questa non è la partita giusta per l’attaccante nigeriano, lo richiama e al suo posto entra Torregrossa. L’ex Brescia è ugualmente troppo isolato in attacco al pari di Simy, ma le cose migliorano, seppur il gol arriva da una ‘palla da fermo’. Verde va alla battuta di un calcio di punizione e la inzuccata di Ferrari è determinate per riaprire i giochi. I successivi cambi non riportano l’equilibrio sperato anche se la Salernitana ci prova ed offre una prestazione più autorevole ma senza rendersi eccessivamente pericolosa.

Il modulo tattico

“Oltre il modulo in campo ci vanno i calciatori”, parole che risuonano nella sala stampa dello stadio “Zini” di Cremona. A pronunciarle è Roberto Soriano, una delle poche note liete della serata nel grigiore della Salernitana. Eppure la sensazione che il 4-3-2-1 di Martusciello abbiamo poco di sarriano, quanto meno nell’incapacità delle ali di fornire palloni giocabile alla punta. Simy sbaglia, è vero, ma è altrettanto vero che gli arriva ben poco da giocare. Ed anche vero che Corini prepara ad hoc la partita, evidentemente meglio del collega quando da subito s’intuisce la gabbia attorno ad Amatucci.

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Corini e Martusciello | © Giacomo Pietro Boschi

Martedì si torna subito in campo per il turno infrasettimanale. Il modulo non cambierà, muterà forse a gara in corso da 4-3-3 a 4-3-2-1. Ma rimanendo sui numeri, l’impressione è che questa squadra sia fatta per bene per giocare con un doppio mediano davanti alla difesa e con un doppio attaccante, o al limite una sottopunta. Il tempo degli esperimenti sarà finito, il campo ha parlato.

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