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Salernitana-Brescia, il “fedelissimo” di Cellino: Clotet e il nuovo corso azzurro

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Dal suo arrivo sulla panchina del Brescia, Pep Clotet ha dato una netta sferzata al campionato delle rondinelle. Tirati fuori dal vortice della lotta ai play-out, ora i biancazzurri sono praticamente ad un palmo dalla zona play-off con rinnovate speranze di promozione.

Salernitana-Brescia, il nuovo corso di Pep Clotet

Dopo aver divorato un nuovo allenatore, Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha deciso di affidare le sorti dei suoi ragazzi nelle mani di Josep Clotet Ruiz, ai più noto con il diminutivo (famoso dalle parti del “Rigamonti”) di Pep.

L’ex Birmingham City, dal suo arrivo sulla panchina delle rondinelle, ha dato una sferzata importante alla stagione dei lombardi centrando cinque vittorie in nove gare e mantenendo una media di due punti a partita. L’inizio, seppur incerto, ha lanciato un messaggio importante all’ambiente, con due pareggi ed una vittoria nelle prime tre gare è riuscito a fermare la pericolosa striscia di sconfitte in cui era incappato il Brescia. Dopodiché la caduta nel derby casalingo contro la Cremonese.

Sconfitta propizia potremmo dire. Da questo momento un pareggio e quattro vittorie consecutive, peraltro ottenute mantenendo la portería a cero come direbbero dalle sue parti. La rete inviolata, come dicono dalle nostre. Un poker di successi che hanno totalmente cambiato prospettiva ai bresciani, ora a soli tre punti dalla zona play-off.

Il merito del tecnico catalano è stato quello di riuscire a trarre tutto il potenziale inespresso da una rosa sulla carta molto forte, con un valore che si aggira attorno ai 33milioni di euro; uno dei più alti della categoria.

Chi è Josep “Pep” Clotet

Pep Clotet nasce in Catalogna, nella primavera del 1977. Per lui una breve esperienza da calciatore tra i dilettanti dell’Igualada, prima della decisione, a venti anni, di diventare allenatore.

La prima esperienza lo porta sulla panchina del Cornellà, squadra catalana, in seguito avverrà l’esperienza positiva con le formazioni giovanili dell’Espanyol (con cui vincerà un titolo nazionale con l’Under-18) e, dopo una breve parentesi al Figueres in Tercera División, il passaggio alla squadra B del club barcelonés.

Conclusasi con poca fortuna l’avventura con i Blanquiazules, vola alla volta della Scandinavia dove, tra il 2010 ed il 2011 occuperà, prima il ruolo di vice-allenatore al Malmö, poi il massimo incarico con l’Halmstads e, dopo risultati poco convincenti, torna invece a ricoprire il ruolo di vice-allenatore con i norvegesi del Viking.

Assaggiato anche il calcio scandinavo, il tecnico torna nel 2012 in Spagna pronto a guidare l’Atletico Malagueño, squadra riserve del Malaga. Una buona esperienza dove si manifesterà il suo buon fiuto per i giovani talenti. Lancerà Sergi Darder attualmente attaccante dell’Espanyol ed un certo Samu Castilejo, uno tra i migliori giocatori del Milan attuale.

L’incontro con Cellino

Nel 2014 parte per il Regno Unito, trovando posto nello staff di Gary Monk all’epoca allenatore dello Swansea City. Poi nel 2016 il passaggio (ancora come vice-allenatore dello stesso Monk) al Leeds, ai tempi di proprietà di Massimo Cellino. Una sola stagione alla corte dell’imprenditore cagliaritano, ma sufficiente  a lasciare un buon ricordo.

Nel frattempo la carriera di Clotet prosegue e lo spagnolo ricoprirà prima il ruolo di allenatore all’Oxford United, poi il solito da vice-Monk al Birmingham City della quale è promosso allenatore per la stagione seguente (2019-2020). Qui farà esordire un altro promettente giovane di appena sedici anni, Jude Bellingham. Dopo un anno il gioiellino sarà ceduto al Borussia Dortmund per la modica cifra di 23milioni di euro.

Giunti ai giorni nostri Pep Clotet è allenatore del Brescia. Una scelta che finora si sta dimostrando azzeccata e che sta ripagando Cellino, ma anche lo stesso allenatore spagnolo che sembra aver trovato la quadra giusta, non solo della sua squadra ma anche quella personale.


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