Alla vigilia del match tra Salernitana e Cagliari, si è espresso il mister Davide Nicola. L’allenatore dei granata è intervenuto in conferenza stampa
Salernitana-Cagliari, Nicola: “Pubblico straordinario”
Domani alle ore 18:00 scenderanno in campo Salernitana e Cagliari. Il match sarà valido per la 36ª giornata di Serie A 2021-2022. Alla vigilia di questa gara decisiva per il finale di stagione dei granata, Davide Nicola si è espresso in conferenza stampa.
Qual è lo stato di recupero della Salernitana? Ci saranno rotazioni?
«La rotazione non è mai minima: è possibile che dall’inizio ci sia qualche cambio. Tutto sta alla partita di domani: incontriamo una squadra che ha cambiato allenatore e che potrebbe iniziare con altri giocatori. Il Cagliari potrebbe cambiare modo di gioco ed utilizzare anche altri moduli. Noi siamo alimentati da un’euforia ed un’energia che sono direttamente proporzionali al fatto che ci sono tre partite da giocare. Vogliamo raggiungere questo sogno. I ragazzi stanno bene dal punto di vista psicofisico perché stanno vedendo i frutti del duro lavoro di questi tre mesi e domani daremo il massimo».
Cosa pensa di Genoa-Juventus?
«Non l’ho vista perché per me e il mio staff sono stati due giorni impegnativi. Un conto è incontrare il Cagliari di Mazzarri ed un contro è incontrare una squadra con un nuovo allenatore. A noi interessa di più la partita di domani e, nella giornata della partita, ci sarà un’altra rifinitura».
Cosa chiede ancora alla squadra e cosa ancora si può migliorare?
«Sarebbe scontato dire che qualsiasi cosa che stiamo facendo potrebbe essere fatta meglio: questo è il primo principio di tutto. Qualsiasi cosa che abbiamo fatto si potrebbe fare nel modo migliore. Nella giornata di domani si giocherà una partita tosta, su tutti i punti di vista. Oggi abbiamo fatto una considerazione: lo sport ad alti livelli è sempre ad appannaggio dei grandi capoluoghi in tutto il mondo, ma ci sono anche realtà di medie dimensioni che sono in grado di fare imprese e di scrivere storie di grandissimo valore. I ragazzi devono avere l’ambizione di esprimersi sempre meglio. Salerno è un posto meraviglioso e penso che è giusto che città del genere raggiungono certi risultati. Sarebbe straordinario, questa volta, sovvertire il consueto andamento delle cose. La Salernitana è una neopromossa, ma nessuno può dire che non può raggiungere traguardi importanti come la salvezza».
Ci sarà staffetta in attacco tra Verdi e Bonazzoli
«Ci saranno staffette da qui fino alla fine del campionato. Domani mattina valuteremo chi dovrà giocare titolare».
È convinto che servano due vittorie per la salvezza?
«Forse ne servono anche di più, ma non mi interessa se si è alzata la quota di vittorie da fare. Voglio che i ragazzi capiscano che più vittorie facciamo e meglio è. È una lotta apertissima, importante e piacevole: sembrava che non potevamo farne parte ed invece, dopo tre mesi, siamo in corsa e c’è da pedalare ancora con un’energia incredibile. I ragazzi e la città se lo meritano».
La Salernitana è stanca?
«Come facciamo ad essere stanchi: io sono estremamente felice ed emozionato per loro, l’ho detto anche prima della presentazione dell’avversario. A me piace giocare frequentemente perché significa stare sempre dentro al gioco più bello del mondo e per me competere è vitale».
Il meteo può condizionare la gara di domani ? Obi può giocare contro il Cagliari? Che effetto fa aver riempito due volte lo stadio?
«Obi è un giocatore che a me piace e rientra nelle valutazioni che faremo per domani. Anche altri giocatori, i quali sono nella lista dei convocati, possono entrare nella rotazione. In quanto a tutte le valutazioni climatiche, io parto dal presupposto che noi abbiamo dimostrato di poter fare questa rincorsa perché non abbiamo mai cercato alibi. Io posso controllare il lavoro dei ragazzi e non il meteo. Il pubblico è fantastico e questa è la dimostrazione che questo sport ha un senso solamente con i tifosi. Vorrei che, per una volta, tutti insieme, riuscissimo a sovvertire l’ordine degli eventi e spero che i tifosi ci diano la loro energia».
Cosa ti ha maggiormente colpito nel processo di crescita?
«A me è piaciuta la disponibilità dei ragazzi fino all’allenamento di oggi. La loro disponibilità ad apprendere un certo tipo di percorso con l’idea di voler essere aggressivi. Mi è piaciuta la voglia di apprendere ed io credo moltissimo in loro».
Ribery e Sepe sono pienamente recuperati?
«Io non convoco mai giocatori che non possono darci una mano. Purtroppo io alcune volte non convoco giocatori che potrebbero darci una mano e che se lo meriterebbero: è difficile convocare 30 giocatori. I ragazzi sono sempre vogliosi di fare».
Cosa passa nella testa di Davide Nicola?
«Vedo una voglia matta di poter continuare questo percorso e di poter raggiungere qualcosa che sappiamo di esserci meritato in questi, quasi, tre mesi di lavoro. Vedo una città che vuole dimostrare che anche in luoghi, dove magari non ci sono metropoli, nascono storie di grandi valori umani e tecnici. Vorrei che tutti noi riuscissimo a sovvertire l’ordine naturale degli eventi e lo possiamo fare solo credendoci».
Come sta M.Coulibaly ?
«Mamadou Coulibaly sta lavorando tantissimo e manca poco, spero una settimana, per potergli dare una giusta intensità. Arriva da un doppio infortunio, mutato in terzo, ed in questo momento è fondamentale che i ragazzi siamo al 110%. Mamadou sta già facendo molto».
Di chi sono i meriti di questa rimonta ?
«Io non credo che una persona possa avere più meriti di un’altra: gli unici meriti sono di Iervolino, Sabatini e della gente che ha cercato di dare una mano a questa squadra. A me dei meriti non mi interessa, ma so di poter dare una mano a questi ragazzi. Non parlatemi mai di meriti, ma di cosa posso migliorare e di cosa posso fare bene. Verdi è un giocare importante e quando un giocatore mostra valori umani, come umiltà e attenzione, io sono il primo ad elogiarlo. La priorità è il gruppo squadra».