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Salernitana-Catanzaro: scialbo 0-0, vince solo la noia

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Contro il Catanzaro la Salernitana centra il secondo pareggio consecutivo a reti bianche, il primo casalingo in stagione.

Salernitana-Catanzaro: la partita della noia

Nell’ultima gara del mese di settembre, valida per la settima giornata di serie B, la Salernitana non va oltre lo 0-0 allo stadio Arechi con il Catanzaro.

Tante lo occasioni sprecate per i granata, che perdono due punti meritati dinanzi ai circa 15 mila spettatori presenti.

Martusciello e Caserta non variano lo spartito tattico

Per riconquistare la vittoria Martusciello adotta il solito canovaccio tattico: 4-3-3 a trazione anteriore. Dopo il robusto turnover nel match di Coppa Italia perso con l’Udinese, si torna alla squadra titolare.

Davanti a Sepe schierati Bronn e Ferrari, con Stojanovic e Njoh sulle corsie. In regia Amatucci, nuovamente affiancato da Maggiore a destra e Reine-Adelaide mezzala mancina. Tridente composto da Braaf a sinistra, Verde sulla fascia destra e Wlodarczyk centravanti. Out Tongya e Sfait, ultimo turno di squalifica per Kallon.

Su sponda giallorossa Caserta conferma il modulo 4-4-2 ma con diverse assenze. Pittarello sostituisce l’infortunato Iemmello. Difesa a quattro in linea a protezione del portiere Pigliacelli: Cassandro, Scognamillo, Brighenti e Bonini.

A centrocampo Compagnon e D’Alessandro esterni, mediana affidata a Petriccione e Pompetti. Solo panchina l’ex granata Coulibaly.

Primo tempo soporifero, K.O. Reine-Adélaïde

Catanzaro ben disposto in campo, la compagine calabrese si mostra in avvio aggressiva operando un pressing alto sistematico, Salernitana che non tradisce la propria identità: possesso ad oltranza del pallino del gioco con passaggi per vie centrali e incursioni sulle corsie.

Squadre propositive, ma ritmi piuttosto modesti, complice anche il caldo pomeridiano. Dopo una fase di studio iniziale i granata si fanno vedere per la prima volta al 16esimo con un tiro da fuori di Braaf, controllato agevolmente dallestemo difensore calabrese. Al minuto 21 si ferma per infortunio Reine-Adelaide: Martusciello costretto al primo avvicendamento. Entra Soriano, infortunio muscolare per il centrocampista francese. Al 27esimo e’ ancora l’ex Verona che prova a trovare la via della rete prima di sinistro (ribattuto) e poi con un destro sbilenco. Gli ospiti si affidano soprattutto alle iniziative di Compagnon sulla corsia destra.

Granata a tratti troppo leziosi e poco efficaci in fase conclusiva. Ospiti in controllo agevole in fase difensiva. Al 41esimo Verde spedisce a lato un cross dalla sinistra. La frazione termina sul punteggio di 0-0.

Ripresa al piccolo trotto, infortunio per Braaf

La Salernitana prova a spingere nella ripresa. Al 52esimo Martusciello sostituisce Amatucci e Wlodarczyk: dentro Tello e Torregrossa. Si passa al 4-2-3-1 con l’ex Bari sottopunta a supporto del centravanti.

Scarseggiano le occasioni, Verde ci prova al 63esimo prima dal versante destro e poi da sinistra ma le iniziative risultano evanescenti. Al 69 esimo incursione di Tello in area di rigore: Torregrossa calcia a rete ma il tiro è fiacco per impensierire il portiere. Ritmi troppo compassati e fase offensiva poco convinta dei granata per poter sorprendere gli avversari. Cinque minuti più tardi ancora Tello protagonista: combinazione acrobatica in area con Maggiore e conclusione alta dell’ex Cagliari. Portieri sostanzialmente inoperosi. Martusciello osserva e medita soluzioni offensive per rinvigorire una Salernitana piuttosto spenta.

Al minuto 82 la prima occasione concreta per la Bersagliera: Braaf si invola lanciato in profondità, Pigliacelli si salva in corner. L’esterno si infortuna nell’occasione e viene sostituito da Hrustic. Granata pericolosi ancora sugli sviluppi dei corner successivi. Nel recupero Verde spreca malamente prima un cross dalla destra e poi non inquadra la porta con una rasoiata dal vertice dell’area. Tanti gli errori in fase di appoggio durante tutto l’arco dell’incontro. La partita termine con uno scialbo 0-0, la peggior prestazione finora della compagine granata.

Le conclusioni

Con un Catanzaro non trascendentale arriva la Salernitana che non ti aspetti. Partita veramente povera di emozioni, gioco che è apparso in involuzione rispetto a uscite precedenti.

i granata non subiscono gol per il secondo match di fila, dimostrando di aver posto freno all’ emorragia di reti al passivo. Tuttavia, il contraccolpo si è avuto in fase offensiva, dove i padroni di casa non sono riusciti a imbastire azioni pericolose. Certamente hanno un peso le assenze di elementi di qualità come Tongya e Kallon, a cui si è aggiunta strada facendo quella di Reine-Adelaide. Defezione importante per la mediana di Martusciello. Gli esterni non sono riusciti a incidere, spesso hanno portato troppo palla al piede, sono mancati gli inserimenti per la superiorità numerica. Il trainer non si è giovato nemmeno la carta Simy nel finale per un tentativo di arrembaggio, viste le difficoltà evidenti in fase di costruzione. Passi indietro notevoli sotto il profilo della manovra, un altro passo in avanti invece in classifica (raggiunta quota 8). La marcia resta, tuttavia, piuttosto lenta e al di sotto delle aspettative, nonostante i noti problemi nella fase di allestimento dell’organico. Bisogna continuare a lavorare cercando soluzioni tecniche che possano conferire equilibrio tattico ma anche opportunità in attacco. Senza tiri in porta le partite non si vincono e ci si attarderà sempre più in graduatoria.

 

 

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