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Vittoria all’ultimo respiro col Cittadella: buona la prima

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Prima vittoria in campionato ai danni del Cittadella per la Salernitana targata Martusciello. Ancora una rimonta, come con lo Spezia in Coppa Italia.

Salernitana-Cittadella: ancora una rincorsa vincente

Anche contro i veneti di Gorini mister Martusciello fa ricorso al consueto canovaccio tattico: modulo 4-3-3 con difesa confermata rispetto allo Spezia dinanzi a capitan Sepe. riproposta anche la medesima mediana (Amatucci perno con Maggiore e Coulibaly mezzali). Il tridente è composto da Simy con Kallon e Valencia a supporto.


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Gli ospiti si presentano in campo propositivi e ben disposti in campo sorprendendo i padroni di casa. La Salernitana si affida principalmente alle scorribande di Kallon ed alle geometrie di Amatucci.

Partita a tratti spezzettata dalla malizia del Cittadella, navigata compagine di categoria e storicamente ostica per la Bersagliera. I veneti attuano un pressing alto e linee compatte, Salernitana troppo bassa e lunga per coprire al meglio il terreno di gioco ma tiene il dominio del gioco con la ricerca del fraseggio e le incursioni sulle corsie esterne. Lo svantaggio non è meritato.

Gara all’ultimo respiro: un gruppo che non molla

Dopo una fase iniziale di stallo. nella ripresa il cambio di modulo del trainer (passa ad un 4-2-3-1 a trazione anteriore) e gli inserimenti di forze fresche (Verde, Braaf e Sfait), granata a piena trazione anteriore. La Curva Sud continua incessantemente il sostegno alla squadra non lesinando critiche legittime al suo proprietario dimissionario. La “lettera di Babbo Natale” non ha sortito effetti di riappacificazione poiché le parole ed il relativo valore si percepiscono nel profondo per ciò che valgono. Il signor Busso, follower di moda sui generis, esordisce in tribuna con i gradi di presidente, per consentire al patron, nella migliore ed aggiornata versione de “Il Fuggitivo”,  di tenere inserito lo spinotto per la ricarica. La querelle societaria è il tema più delicato in termini di futuro del club, l’incertezza e la continua ricerca di acquirenti per la fuga non tranquillizza certamente l’ambiente e lo staff tecnico nella sua interezza.

La squadra sembra ritrovarsi come gruppo e ne è testimonianza la voglia di non perdere e di lottare fino all’ultimo secondo di gioco. L’epilogo del match è, infatti, tutto nel lungo recupero. Un sontuoso Daniliuc firma il pari, Simy è protagonista nella zampata che vale la vittoria. Il bomber di scorta ha messo quantomeno tanta buona volontà a fronte delle critiche.

I granata trovano la vittoria insperata, la prima del 2024 oltretutto. Primi tre punti in campionato fondamentali per proseguire nel cammino lungo e complicato della serie B. Iniezione fondamentale di fiducia e certezze di poter disputare una stagione quantomeno dignitosa.

Qualche idea di gioco si è vista a tratti, lucido e ricercato il possesso palla con fraseggio e triangolazione, rinuncia agli inutili lanci lunghi. I ritmi vanno certamente velocizzati per poter sorprendere l’avversario, occorre più compattezza tra linee e lavorare meglio per il recupero delle seconde palle, spesso prede dei calciatori avversari, chiamati a coprire aree di campo più ristrette. Le vittorie aiutano in tutto: nel lavoro, nell’amalgama del gruppo e nel morale, oltre che alla classifica ovviamente.

La Salernitana vince sul fil di lana meritatamente perché ha creduto fino all’ultimo alla possibilità di agguantare l’intera posta in palio. Un buon segnale di compattezza e di personalità della truppa che il DS Petrachi sta cercando di forgiare tra mille avversità. Il responsabile dell’area tecnica sta operando certamente al meglio considerando le basi di partenza e i cordoni della borsa tirati della società. La riduzione di 23 milioni lordi di ingaggi e cessioni per circa 28 milioni sono oro che cola in questo periodo storico per un club calcistico retrocesso in malo modo in serie cadetta.

Alla prima giornata l’inizio è di quelli col piede giusto in termini di risultato e voglia di rivalsa. Battere un ostico Cittadella, da sempre compagine tabù per i granata e con un ruolino invidiabile di vittorie all’esordio in campionato, non era scontato. Riconquistare i tifosi in festa non è poi elemento di secondo piano. La Curva Sud, dopo lo sradicamento dei rami secchi e dell’erba cattiva dallo spogliatoio, ha incitato e applaudito i nuovi beniamini apprezzandone l’impegno fino al minuto 99 di gioco e la caparbietà a conquistare la vittoria. “Vi vogliamo così” al triplice fischio e’ il coro intonato dalla Siberiano che non si ascoltava da lungo tempo, dalla vittoria con la Lazio in casa, l’unica dello scorso scellerato campionato.

Ora bisogna ripartire dal finale di gioia e riconciliazione e da quanto di buono proposto in campo dalla truppa di Martusciello, tracciando un nuovo percorso. C’è tanto da migliorare e diversi elementi da rivedere e motivare maggiormente. La strada intrapresa può essere quella giusta, in attesa del completamento della rosa.

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