La Salernitana centra con fatica contro un ostico Cittadella la prima vittoria all’esordio in Serie B e anche il primo successo del 2024. Dopo l’iniziale vantaggio ospite i granata ribaltano il risultato nei minuti di recupero.
Salernitana-Cittadella: primo tempo di rincorsa
Mister Martusciello fa ricorso al consueto canovaccio tattico: modulo 4-3-3 con difesa confermata rispetto allo Spezia dinanzi a capitan Sepe. riproposta anche la medesima mediana (Amatucci perno con Maggiore e Coulibaly mezzali). Il tridente è composto da Simy con Kallon e Valencia a supporto. Il Cittadella di Gorini si dispone con un 4-4-2 a rombo, fila serrate e ripartenze rapide. Serata calda allo stadio Arechi di Salerno, dove assistono all’incontro oltre 12 mila spettatori.
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Cittadella aggressivo e ben disposto in campo fin dalle prime battute, Desogus riscalda i guantoni di Sepe al 5′ minuto, parata in due tempi dell’estremo difensore granata. Maggiore poco dopo fa ripartire la Salernitana e si procura l’ammonizione di Casolari per trattenuta prolungata. Un giro di lancette più tardi gli ospiti passano in vantaggio: cambio di gioco da sinistra a destra, tiro-cross di Vita e tap-in di Rabbi che insacca. I padroni di casa reagiscono con un’incursione di Kallon ma la difesa si salva in corner. Ancora l’ex Verona protagonista al minuto 12 con un’azione solitaria e tiro che non impensierisce Kastrati. Sul fronte opposto Vita calcia da fuori area e impegna Sepe alla deviazione in angolo.
Al 18′ buona iniziativa sull’out mancino di Njoh, che crossa dal fondo ma Simy non ci arriva. Al 20′ Kallon semina ancora il panico sulla corsia di destra, Amatucci a rimorchio conclude con deviazione in corner. Al 25′ il portiere ospite risponde bene su tiro piazzato di Daniliuc da centro area.
La partita prosegue in maniera molto spezzettata a causa di ripetute azioni fallosi degli ospiti. Al 45′ Daniliuc si inserisce ancora e serve Maggiore, che si inserisce bene e batte a rete: Kastrati devia in corner con un ottimo intervento. Il Cittadella attua un pressing alto e linee compatte, Salernitana troppo bassa e lunga per coprire al meglio il terreno di gioco. La prima frazione si conclude dopo 3 minuti di recupero con il vantaggio immeritato dei veneti.
Secondo tempo all’ultimo respiro: Daniliuc e Simy decisivi
La ripresa inizia con la prima sostituzione del match: dentro l’ultimo arrivato Tello per Coulibaly, peraltro ammonito. Al 56′ secondo cambio: esordio di Verde per un esausto Kallon. Tre avvicendamenti in due minuti anche per gli ospiti. Al 67′ incursione di Rabbi, tiro deviato dalla difesa e palla che impatta la traversa. Martusciello corre ai ripari: dentro Braaf per Maggiore al 69′: si passa al 4-2-3-1, granata a piena trazione anteriore. Tuttavia, la spinta si affievolisce, le distanze aumentano nei reparti, complice la stanchezza e una compattezza ancora non collaudata tra i calciatori.
La Curva Sud continua incessantemente il sostegno alla squadra. Al 78′ buona manovra granata che si conclude con una rovesciata fuori misura di un evanescente Valencia. Pochi istanti dopo il colombiano lascia il posto a Sfait, Bradaric entra per Njoh. Tanta la confusione in campo e poche le iniziative offensive concrete. Al 90′ sinistro di Braaf che termina sull’esterno della rete.
L’epilogo è tutto nel recupero, che l’arbitro Fourneau stabilisce in nove minuti. Al 93′ Verde pesca la testa di Daniliuc: palla in fondo al sacco. Pareggio della Bersagliera. Al 97′ il clamoroso sorpasso: Sfait trova Simy in area, tiro a rete e gol del vantaggio.
I granata trovano la vittoria insperata, la prima del 2024 oltretutto. Primi tre punti in campionato fondamentali per proseguire nel cammino lungo e complicato della serie B.
Qualche idea di gioco si è vista a tratti, lucido e ricercato il possesso palla con fraseggio e triangolazione, rinuncia agli inutili lanci lunghi. I ritmi vanno certamente velocizzati per poter sorprendere l’avversario, occorre più compattezza tra linee e lavorare meglio per il recupero delle seconde palle, spesso prede dei calciatori avversari, chiamati a coprire aree di campo più ristrette. Le vittorie aiutano in tutto: nel lavoro, nell’amalgama del gruppo e nel morale, oltre che alla classifica ovviamente. Bisogna ripartire dal finale e da quanto di buono proposto dalla truppa di Martusciello. C’è tanto da migliorare e diversi elementi da rivedere e motivare maggiormente. La strada intrapresa può essere quella giusta, in attesa del completamento della rosa.