La Salernitana sta per affrontare la Juventus allo stadio “Arechi”, nel match che chiuderà la 21ª giornata di Serie A. I granata vengono da una fondamentale vittoria su una squadra diretta concorrente, il Lecce e da una buona prestazione fatta vedere sul campo. Merito di una ritrovata compattezza e fiducia negli schemi tecnici dell’allenatore Davide Nicola.
Il nuovo modulo della Salernitana
Davide Nicola, tecnico dei granata, in seguito alla sconfitta con l’Atalanta, ha capito che la squadra aveva bisogno di un nuovo assetto. Così ha studiato bene i suoi giocatori durante gli allenamenti e ha ascoltato le loro esigenze. E ha deciso di fare un cambiamento in vista di una sfida molto complicata, contro il Napoli, la squadra prima nella classifica di Serie A 2022-2023.
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Nicola per cercare di arginare l’attacco azzurro, ha scelto di schierare la difesa a 4. E, nonostante la sconfitta, i granata hanno mostrato dei primi segnali positivi, anche rispetto alle precedenti partite, riuscendo comunque a bloccare un minimo gli avversari partenopei. Ma mister Nicola, ha visto il potenziale di questo rinnovamento tattico, e ha scelto di rischierare la difesa a 4, anche contro il Lecce. La squadra ne ha giovato molto, sia nella copertura difensiva che negli altri reparti.
Dato statistico è che la Salernitana con il nuovo modulo sembra aver subito meno gol, con la difesa a 4, due con il Napoli e uno solo con il Lecce, rispetto ai gol subiti nelle precedenti partite del girone di ritorno, giocate contro Milan (due), Torino (uno) e Atalanta (otto). Altro dato è un miglioramento è il possesso palla aumentato dal 25,4% contro i partenopei, al 39,7% nella partita con i Lecce.
Nuovo ruolo, nuovo Vilhena
Tonny Vilhena, centrocampista olandese del Cavalluccio, non ha brillato molto sul campo di gioco. Il suo ruolo sarebbe quello di mezzala, di creare un ponte tra l’attacco e la difesa e di impostare il gioco d’attacco.
Tuttavia, nel match con il Lecce, Nicola, si è inventato un nuovo ruolo per lui. In funzione del 4-4-2, Vilhena è stato spostato dal ruolo di mezzala al ruolo di trequartista, diventando così un centrocampista offensivo. Questo ruolo sembra avergli donato nuovo vigore. Attento e scattante, deciso nei contrasti. Si fa trovare sempre presente e pronto. Una della sue migliori prestazioni, in cui trova anche la gioia del gol che porta i granata alla vittoria.
180 minuti sono troppo pochi per poter dare una valutazione approfondita, ma sembrerebbe che il nuovo modulo riesca a dare sicurezza alla squadra e risponde alle esigenze di rinnovamento di cui i giocatori avevano bisogno e che potrebbe risultare funzionale anche nella sfida contro la Juventus, anche se nelle ultime ore si parla di una soluzione con un tridente formato da Piatek, Dia e Candreva.