Daniele Balli, fiorentino verace classe 1967, calcisticamente cresce nel settore dell’Empoli prossima avversaria della Salernitana.
Salernitana, Daniele Balli e i suoi ricordi
Balli, gioca per anni ad alti livelli, ma principalmente in squadre come Empoli tra il 1991 e il 1997, e tra il 2003 e il 2009. Poi nel corso del tempo il portiere passa a Trento facendo poi gavetta nelle categorie minori. A ventisettenne anni, nella stagione 1994-1995, diventa il portiere titolare dei toscani, disputando 16 incontri. Arriva anche alla Salernitana, con l’esordio nella massima serie giocando la partita Roma-Salernitana finita 3-1.
Che ricordi ha sia nella Salernitana che nell’Empoli?
«Ad Empoli sono cresciuto, sono arrivato a 13 anni e ho finito la mia carriera sempre lì con la Coppa Uefa a 40 anni. Un grande sali e scendi di emozioni e di conquiste, è quasi tutta lì racchiusa la mia carriera calcistica. Mentre a Salerno sono legato dalle soddisfazioni più gratificanti e, soprattutto a distanza di tempo, circa 23 anni, sento ancora il calore della gente, dei 40mila dello stadio “Arechi” che ad oggi è una soddisfazione immensa».
Sta seguendo il campionato attuale?
«Io tifo sia per la Salernitana che per l’Empoli, l’ho detto tempo fa e quindi lo riconfermo. Spero possano salire anche i granata nella massima serie».
Di cosa si sta occupando ora?
«Ho allenato per tre anni la Berretti del Pontedera e sto cercando ora di ripartire nel calcio come allenatore della difesa».