Oggi la PEC che potrebbe allungare la vita della Salernitana, con il trust modificato, alla FIGC, un tempo ‘donato’ da sfruttare per la cessione del club.
FIGC e Salernitana, il tempo è scaduto
Il tempo delle attese è scaduto. Certo, ci sarà ancora da attendere, le risposte, le nuove offerte, ma la PEC che partirà oggi all’indirizzo della FIGC darà nuova cera alle intenzioni di Lotito. E la paura sta tutta qui. Perché il futuro non si può decidere in questo modo, lasciata al ciglio di una strada, abbandonata dopo averla sfruttata fino alla fine.
La Salernitana è incappata nella peggior sorte della multiproprietà. A chi non credeva che questa piazza potesse esistere in Serie A, avrà modo di ricredersi perché Salerno la merita. E lo dimostrerà. E lo dimostrerà agli sciacalli, agli avvoltoi fermi alle finestre ad osservare l’evolversi degli eventi per poi… non lo diciamo, non accadrà, punto.
La meritano i suoi tifosi che vanno a dormire con un pensiero e si risvegliano con lo stesso, tutti i giorni della loro vita. La meritano i commercianti che chiudono prima i loro esercizi commerciali per andare a vedere la partita. La meritano i bambini che crescono nell’ombra dell’esempio genitoriale, sempre sugli scaloni degli stadi, dal “Vestuti” allo stadio “Arechi”.
È una malattia, non si può capire. Non si può afferrare, qualcosa che non vedi ma senti. E una passione così non la si può misurare economicamente. E se trust sarà, che lo sia per il tempo necessario alla cessione, breve e proficua per ambe le parti, né più né meno di quanto serva. La Serie A non è uno scherzo. Liberatela.