Cresciuto nella Salernitana, Luca Fusco ci racconta la sua storia calcistica granata ma anche quella vissuta al Genoa prossima avversaria.
Luca Fusco e i ricordi nella Salernitana e nel Genoa
Luca Fusco è un figlio di Salerno, del rione Mariconda e cresciuto a pane e Salernitana come il fratello Enzo. La carriera da allenatore iniziò laddove aveva appeso le scarpette al chiodo carriera, alla Paganese, nuovamente da secondo nello staff di Gianluca Grassadonia e dopo che ne aveva già guidato una rosa giovanissima pochi anni fa.
Domani la Salernitana ospiterà il Genoa, club nel quale Fusco ha continuato la sua carriera dopo tanti anni passati allo stadio “Arechi”.
Quali sono i ricordi che la legano sia alla Salernitana che al Genoa prossime avversarie?
«A Salerno sono cresciuto, e nella Salernitana c’ho passato nove anni. A Genova l’esperienza è stata breve, ma vincemmo un campionato di Serie C. Però sono stati bei momenti vissuti in una piazza importante. Non è sicuramente paragonabile con la mia esperienza in granata, che per me è una seconda pelle».
Un parere su questa Salernitana attuale e questo inizio stentato.
«La Serie A è un campionato difficilissimo e particolare, ci aspettavamo questa sofferenza per raggiungere la salvezza. Naturalmente si poteva fare qualcosa di meglio sia a Bologna e sia con l’Atalanta. C’è tempo per rimediare e ci auguriamo di poterci avvicinare alle altre squadre».
Cosa manca al mister Castori per affrontare meglio le prossime partite?
«Il mister ha il suo credo calcistico e lo porta avanti, in queste ultime partite sta dando di più a livello di gioco e prestazioni. Speriamo possa raccogliere quanto prima il bottino pieno e che cresca l’autostima nei ragazzi dopo i risultati negativi. Bisogna dare fiducia e fare risultato quanto prima».
Come sta procedendo alla Paganese?
«Per il momento sta andando bene, abbiamo raccolto in tre partite sette punti. Proviamo a fare un buon campionato perché le possibilità ci sono e speriamo in un buon percorso».