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Gyomber: “Salvezza possibile. Ci crediamo tutti”

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Il difensore Norbert Gyomber ha parlato della situazione che riguarda la sua Salernitana. L’imperativo per i granata è “crederci”. Ecco le parole del centrale slovacco.

Gyomber: “Non è ancora finita”

Il difensore slovacco Norber Gyomber ci crede, e con lui tutti i compagni del Cavalluccio. Dopo il punto raccolto in casa contro il Sassuolo, quinto pareggio nelle ultime sei gare, la situazione in classifica non è affatto migliorata. Ma nello spogliatoio granata la speranza c’è ancora (così come sugli spalti), complice l’arrivo dell’uomo delle salvezze impossibili: Davide Nicola. Ecco le parole concesse in un’intervista a Il Mattino.

Sulla salvezza

«Finché l’aritmetica non dirà il contrario, noi ci crederemo. La squadra ha fatto una buona partita contro un grande avversario, ha lottato e ci ha provato fino alla fine. Non ci manca molto per riuscire a fare quell’ultimo passo. L’ultimo passo è riuscire a vincere, ovviamente, partite come quella col Sassuolo o come quelle altre che abbiamo pareggiato in casa. Anche sabato abbiamo avuto la conferma che la squadra c’è, tiene bene il campo, non teme l’avversario e sa creare occasioni da gol. Per vincere manca un po’ più di cattiveria, magari, nelle due aree di rigore».

Differenze tra Serie A e Serie B

«Serve più cattiveria ancora sotto porta, ma anche tanta cattiveria e attenzione quando gli altri attaccano. In serie A c’è tanta qualità e devi sbagliare il meno possibile. Rispetto alla serie B sono cambiate tante cose perché ogni settimana hai davanti avversari che hanno una tecnica notevole e sanno effettuare le loro giocate con una velocità di esecuzione superiore. Per cui bisogna essere ancor più concentrati e cattivi».

Sul ruolo

«Io sono un centrale e mi trovo bene in questa posizione, a due o a tre non cambia molto. Ho giocato anche il terzino con mister Castori e mi sono messo a disposizione come è giusto che sia. Gioco dove l’allenatore mi mette. L’importante è farsi trovare pronti. Magari, quando ho giocato sulla fascia ho avuto qualche critica: fa parte del gioco, ma io mi sono sempre impegnato al massimo».

Su Sabatini

«Lui mi prese dal Catania e mi portò alla Roma. Mi ha fatto piacere ritrovarlo. È un grande competente e sa il fatto suo. Il nostro rapporto è buono. Io non sono uno che parla tanto e che è molto portato a socializzare, per la verità, ma con il direttore c’è stima».

Sul prossimo match, contro la Juventus

«Possiamo fare una grande prestazione. La nostra mentalità è che dobbiamo e possiamo giocarcela con tutti. Niente calcoli per la salvezza. Bisogna pensare a vincere una partita alla volta».

Attaccanti più forti contro cui ha giocato

«Sono tanti. Dico Dzeko. E poi Scamacca farà strada».

Sulla città di Salerno

«Benissimo. Mia moglie e io stiamo bene. Per carattere, ed anche a causa del covid, non ho avuto modo di girare tanto, ma la città è bellissima».


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