La Salernitana è ultima in classifica, con un Inzaghi che sta cercando di trovare la cura giusta per una squadra priva di idee. Tuttavia, trovare alternative valide a ciò che si è visto finora sembra decisamente difficile.
La Salernitana incontrata da Inzaghi
Siamo quasi ad un terzo del campionato di Serie A e la stagione della Salernitana di Inzaghi stenta a decollare. Il ‘merito’ è da ripartire tra dirigenza, vecchia guida tecnica e calciatori. La prima ha sbagliato tutto ciò che poteva in un’estate che ha visto susseguirsi allenatori che trattano con altre squadre, calciatori scontenti e nuovi innesti di dubbia utilità. Quanto a Sousa, condotta e risultati non sono stati quelli auspicati. Inoltre, i calciatori che avrebbero dovuto trascinare la squadra non sono stati in grado di adempiere al proprio compito. C’è chi, come Candreva o Mazzocchi, sta offrendo prestazioni al di sotto delle aspettative e chi, come Dia, ha avuto un inizio travagliato.
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A tutto ciò, vanno ad aggiungersi una serie di sostituzioni (doverose) che hanno minato e mineranno la tanto auspicata continuità del progetto. Nella Salernitana, Iervolino ha investito una quantità di denaro mai vista prima da quelle parti, ma ha anche fatto molti errori, a cominciare dalla scelta del DS. Per il post Sabatini, la Salernitana avrebbe avuto bisogno di un altro uomo d’esperienza, e De Sanctis ha dimostrato di difettare in quella e nelle capacità organizzative. In seconda battuta, un allenatore che tratta con un’altra squadra non può e non dev’essere riconfermato (i risultati sono evidenti).
Le alternative di Inzaghi
Filippo Inzaghi ha davanti a sé un cammino decisamente accidentato e la scarsa affidabilità dimostrata dai suoi uomini non lo aiuta di certo. La vera domanda, però, è la seguente: il tecnico granata dispone davvero di alternative in campo? Tra chi sta faticando troviamo certamente i due esterni titolari, Bradaric e Mazzocchi. Il mancato acquisto di un altro laterale sinistro non permette al tecnico di avere una valida alternativa al primo, mentre Sambia non dà garanzie per sostituire il secondo. Intanto, il centrocampo non può fare a meno di un Coulibaly e l’attacco ha in Dia il suo unico vero realizzatore: entrambi sono prossimi alla partenza per la Coppa d’Africa. Candreva sta deludendo, ma né Sousa né Inzaghi hanno mai tentato di metterlo in discussione. Nemmeno il settore giovanile garantisce risorse, anche visto il pessimo andamento dell’U19, fresca di esonero per mister Scarlato.
