La sosta potrebbe aiutare la Salernitana a ricompattarsi in vista della gara del 25 novembre contro una Lazio in difficoltà in questo avvio di stagione.
Una Lazio a corrente alternata
Quella che incontrerà la Salernitana tra due settimane non è certamente la miglior Lazio targata Sarri che si sia vista nelle ultime tre stagioni. Una squadra lenta, a tratti in difficoltà nell’arrivare nei pressi dell’area avversaria e sofferente dal punto di vista realizzativo. L’addio estivo di Milinkovic-Savic ha pesato solo dal punto di vista fisico secondo Sarri, che in parte ha ragione, vista la permeabilità del proprio centrocampo. Ma l’assenza del serbo si è fatta sentire anche (e forse soprattutto) in fase offensiva, dove mancano i suoi gol e le sue giocate decisive.
Potrebbe interessarti anche:
Inoltre, i nuovi acquisti (escluso, in parte, Castellanos) non hanno dato ciò che la dirigenza si aspettava. Isaksen è spesso infortunato, Pellegrini non è riuscito a prendersi definitivamente il posto da titolare e Kamada non ha ancora trovato una collocazione adeguata. In mediana, Rovella è perennemente in ballottaggio col più fisico collega Cataldi, con il quale Sarri riesce a sopperire meglio alla mancanza di muscoli in mezzo al campo. Che tutto questo sia l’effetto dell’addio di Tare?
Gli assenti di Salerno
A Salerno la Lazio ci arriverà senza Zaccagni e (probabilmente) Vecino. Per il primo si parla di almeno altre due settimane di stop, mentre per il secondo sarà da valutare l’entità del fastidio muscolare accusato durante il derby. Intanto, mentre Ciro Immobile, in cerca della miglior condizione, continua ad essere l’ombra di sé stesso, l’arma principale di Sarri rimane Luis Alberto. Il trequartista spagnolo, però, non sarà della partita, a causa del turno di squalifica che dovrà scontare per somma di ammonizioni. Al suo posto è probabile la presenza di Daichi Kamada.