Tra le poche note liete nella sconfitta di ieri della Salernitana con la Lazio ci sono gli esordi in massima serie di Motoc e Perrone, due calciatori del settore giovanile granata.
Salernitana: esordio in Serie A per Motoc e Perrone
Due debutti che fanno ben sperare anche per quel progetto di valorizzazione del settore giovanile che Iervolino ha dichiarato che seguirà in prima persona. Nella partita con la Lazio, l’emergenza CoViD-19 ha costretto Colantuono a scelte obbligate ed ad inserire i giovani della primavera nelle convocazioni.
Motoc, il difensore moldavo ex Carpi
Uno di questi è Andrei Motoc, difensore moldavo classe 2002 tesserato la scorsa estate per la Primavera. Svincolato dopo il fallimento del Carpi, fu l’ormai ex dirigente granata Alberto Bianchi a portarlo in granata.
Gianluca Vecchi, ex responsabile del settore giovanile carpigiano, ha voluto complimentarsi per l’esordio in massima serie: «È una soddisfazione enorme vedere ragazzi come lui affermarsi dopo tanti sacrifici – ha spiegato al Resto del Carlino – così come per noi che in tanti anni abbiamo lavorato nell’interesse della crescita individuale e collettiva prima umana e poi sportiva dell’atleta».
Transitato dai settori giovanili di Granamica e Sasso Marconi, lo scorso anno Motoc ha scalato le gerarchie in casa Carpi passando dalla Berretti alla prima apparizione tra i professionisti in Coppa Italia e successivamente anche in campionato sotto la guida di Pochesci.
Festa a Castel Morrone per l’esordio di Perrone
Festa cittadina a Castel Morrone, centro del casertano, per l’esordio in serie A di Mario Perrone. Arrivato nel settore giovanile granata nel 2018, il terzino sinistro 2003 è cresciuto nella scuola calcio napoletana Materdei della famiglia Pirozzi. «Che questa sia la prima di una lunga serie – fanno sapere poche ore dopo l’ingresso in campo del 37 dalla società partenopea – Siamo onorati di aver dato ad un ragazzo come Mario la chance di poter coronare un suo sogno. Inutile nascondere la nostra commozione, quanto accaduto ieri ci ripaga di tanti sacrifici fatti nell’interesse esclusivo della maturazione e della crescita di chi ci sceglie per iniziare a vivere da piccolino il proprio percorso calcistico».
