È appena terminato il match del “Via del Mare” tra Lecce e Salernitana, valido per la terza giornata di Serie A. Di seguito, un breve riassunto della partita e pagelle dei granata.
Lecce-Salernitana: un gol per tempo e granata KO
Grandi novità nelle formazioni per entrambe le squadre in questo scontro-salvezza delicatissimo. D’Aversa dà una chance dall’inizio a Krstovic al posto di Strefezza e a Kaba a centrocampo, con Gallo preferito al giovane Dorgu. Sousa risponde inserendo Cabral largo a destra al posto di Mazzocchi e Legowski, preferito in mediana a Bohinen, con Bradaric a riprendere possesso della fascia sinistra e Botheim in avanti al posto di Dia.
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La gara comincia nettamente in salita nel primo tempo per i granata: cross dalla destra di Gendrey sugli sviluppi di una rimessa laterale e anticipo netto di testa di Krstovic su Gyömbér che vale l’1-0 Lecce. Il gol non scuote i granata, i quali, anzi, rischiano ancora di capitolare al 18′ sulla bordata di Banda dal limite dell’area ben disinnescata da Ochoa. Gli uomini di Sousa tentano una timida reazione con un rasoterra di Kastanos che non ha impensierito Falcone al 28′, ma è ancora il Lecce ad andare vicino al raddoppio con Krstovic di testa su assistenza di uno scatenato Banda. Nel finale di tempo, la Salernitana ha la miglior palla-gol per il pareggio: filtrante visionario di Kastanos a liberare al tiro in area Candreva, ma la conclusione del numero 87 è troppo centrale e Falcone riesce a respingere in angolo.
Andati al riposo sul punteggio di 1-0, Sousa decide di invertire le posizioni di Kastanos e Cabral per aumentare l’imprevedibilità in attacco. Al 54′, brivido per i granata con Coulibaly colpito al volto da una manata di Kaba: il centrocampista del Lecce ha rischiato il secondo giallo e il maliano ha fatto fatica a riprendersi dalla botta. Kaba avrà comunque l’occasione per il raddoppio su una grande azione personale di Banda, ma Ochoa riesce a rispondere presente grazie alla deviazione di un compagno. Al 61′, Sousa toglie Coulibaly, Kastanos e Botheim per Martegani, Mazzocchi e Ikwuemesi. D’Aversa risponde inserendo Blin e Joan Gonzalez per Kaba e Rafia 1′ dopo e Piccoli e Strefezza per Krstovic e Banda al 70′. I cambi non sembrano aiutare il Lecce: al 74′, Cabral centra il palo con un tiro deviato da un difensore leccese. Gli uomini di D’Aversa reagiscono con la volée di Ramadani bloccata in due tempi da Ochoa, ma è ancora Cabral a spaventare Falcone con una conclusione dal limite dell’area ben respinta dall’ex Samp.
Al 77′, la Sousa si gioca la carta Bohinen per un disordinato Legowski, mentre D’Aversa si copre con Dorgu al posto di Gallo. Proprio il norvegese, liberato al tiro da Cabral, va vicino al gol del pari con una rasoiata in diagonale, ma il pallone sfiora il palo alla sinistra di Falcone. All’87’, un errore di Baschirotto permette a Candreva e Bohinen di costruire una ghiotta palla gol per Cabral, ma il capoverdiano spara alto. Nei minuti di recupero, Ochoa tiene ancora a galla i suoi con un grande intervento su Almqvist, ma sul prosieguo dell’azione, Cabral intercetta con il braccio in area il tiro dalla distanza successivo di Dorgu. Massimi, richiamato dal VAR, indica il dischetto e, al 98′, Strefezza chiude la pratica spiazzando Ochoa. Il Lecce batte i granata e vola a quota 7 punti in classifica. Prima sconfitta in questa stagione per la Salernitana nell’ultimo stadio che l’aveva vista vincitrice lontano dall’Arechi.
Le pagelle dei granata: Cabral sfortunato, bene Ochoa e Lovato
Ochoa – Sui gol può poco e nulla. Anzi, ha avuto il merito di averla tenuta a galla fino al rigore di Strefezza con almeno tre parate fondamentali su Banda, Ramadani e Almqvist. 6,5.
Lovato – Banda è un’ira di Dio su quella fascia e l’attitudine offensiva di Cabral non è di grande aiuto da questo punto di vista. L’ammonizione presa subito nel primo tempo è un’ulteriore spada di Damocle, a testimonianza della difficoltà della sua partita. Nonostante tutto, è stato il migliore del terzetto centrale. 6,5.
Gyömbér – Si perde in maniera non da lui la marcatura su Krstovic in occasione del vantaggio leccese. Soffre molto la fisicità del centravanti montenegrino e non riesce a limitarlo in area di rigore. Nella ripresa ha più vita facile, ma la macchia sulla prestazione resta. 5,5.
Pirola – Un po’ troppo molle e distratto in occasione della rimessa laterale che ha portato al gol di Krstovic. Sia lui che Bradaric hanno lasciato troppa libertà ad Almqvist e Gendrey di confezionare il cross vincente. Nella ripresa compie due veri prodigi su Almqvist in area. 6. Dall’80’ Tchaouna – Entra nel finale, ma non può fare molto. Pochi palloni giocabile e scarsa anche l’intesa con i nuovi compagni. s.v.
Cabral – Gamba e tecnica ci sono, ma la sua attitudine offensiva porta il Lecce a sfruttare la sua fascia nel primo tempo per creare i maggiori pericoli con Banda. Dirottato sulla trequarti nella ripresa, va vicino tre volte al gol del pari e causa il fallo da rigore del raddoppio leccese. In ogni caso, le sue abilità nell’uno contro uno e nel passaggio non sono da sottovalutare. 5,5.
Coulibaly – Legowski non gli dà una grande mano in mediana e spesso è costretto a sdoppiarsi sulla destra per fermare le scorribande di Banda. Il colpo al volto subito in apertura di ripresa lo costringerà al forfait anticipato. 6. Dal 61′ Martegani – Ingresso leggerino il suo, meno impattante rispetto a quello di lunedì contro l’Udinese. Ha sofferto la fisicità e la corsa del centrocampo leccese. 5.
Legowski – La generosità non manca, ma è disordinato e spesso poco lucido nell’interpretazione della giocata. Molto frettoloso col pallone tra i piedi, non riesce ad incidere come vorrebbe. Da rivedere. 5. Dal 77′ Bohinen – Entra e, in pochi minuti, prima sfiora il gol e poi serve un cioccolatino a Cabral. Buon ingresso il suo. 6.
Bradaric – Concorso di colpa con Pirola e Gyömbér in occasione del gol leccese. Ci mette la solita spinta sulla sinistra, ma non riesce mai a mettere il classico puntino sulla “i” al momento del dunque. 5,5.
Kastanos – Tra i più ispirati nelle fila granata: prima impegna Falcone con un rasoterra non molto pericoloso, poi libera Candreva con un assist geniale che il compagno non riesce a sfruttare. Nel secondo tempo si sposta nel ruolo di laterale destro, ma soltanto per poco. 6. Dal 61′ Mazzocchi – Tanta corsa, poca precisione al cross. Siamo ancora lontani dal vedere il miglior Pako. 5,5.
Candreva – È sempre lui a prendere per mano i compagni e guidarli verso la riscossa, ma è meno lucido e preciso del solito. Il gol divorato nel finale di primo tempo grida vendetta. Sparisce completamente nella ripresa, anche se il suo contributo in fase di rifinitura non manca. 6.
Botheim – Ogni tanto riesce a lavorare di sponda per i compagni, ma la sua prestazione è tutta qui. Stretto nella morsa di Pongracic e Baschirotto, il norvegese fa molta fatica a farsi sentire in zona gol, anche perché servito poco e male in profondità dai compagni. 5,5. Dal 61′ Ikwuemesi – Non fa molto meglio rispetto al suo compagno di reparto, a parte aggiungere un po’ più di fisicità. 5,5.
Paulo Sousa – Approccio molle da parte della squadra e troppi esperimenti cervellotici. A volte, sembra quasi incaponirsi nel trovare soluzioni più complicate. Martegani in mediana è un pesce fuor d’acqua e, forse, il cambio di Kastanos è stato troppo frettoloso. In ogni caso, la squadra ha reagito allo svantaggio creando molte occasioni. Può ripartire da quest’ultimo punto dopo la sosta per le nazionali. 5,5.