Claudio Lotito è stato ospite di Ivan Zazzaroni e della redazione del Corriere dello Sport-Stadio. Momento opportuno per parlare di Lazio, Serie A, Nazionale e Salernitana.
Lotito a tutto campo: “Porto la Salernitana in A”
Claudio Lotito è intervenuto ad una diretta social nel salottino della redazione del Corriere dello Sport-Stadio.
Il presidente della Lazio, consigliere FIGC e co-patron della Salernitana, ha trascorso un’ora abbondante a parlare di Calcio in lungo e in largo.
Tanti, infatti, i temi trattati da Lotito; si è parlato dell’importanza nei bilanci nel mondo del calcio, della pesante mano dei procuratori nelle trattative di calciomercato e dei diritti legati alla trasmissione delle partite. Il presidente biancoceleste, inoltre, ha anche parlato dello stradominio della Juventus in campo nazionale e della sua Lazio, seconda squadra per titoli vinti in Italia.
Tra i tanti temi trattati anche quello riferito alle multiproprietà ed alla Salernitana, seconda squadra di Lotito dal 2011 ad oggi.
Il co-patron granata, senza mezzi giri di parole, ha dichiarato di essere disposto a vendere la squadra in caso di promozione in Serie A. Come ben si sa non è infatti possibile che la stessa persona, Lotito in questo caso, possa essere proprietario di due società nello stesso campionato.
Lotito: “Con la Salernitana in Serie A sono pronto a vendere”
Dichiarazioni roboanti quelle di Claudio Lotito. È la prima volta, dal 2011 ad oggi, nella quale il co-patron ha esplicitamente detto di aver allestito una squadra di vertice pronta per la promozione:
«Mi sono stufato di sentirmi dire tante cose… Questa è la stagione del centenario, ho ingaggiato un tecnico importante e messo su una squadra competitiva, vediamo cosa arriva!».
In caso di promozione in Serie A, inoltre, Lotito si è dichiarato pronto a fare un passo in dietro e a cedere il club granata:
«Se la Salernitana dovesse salire in Serie A sarei pronto a vendere la squadra, un acquirente competente lo si trova di sicuro… purtroppo la legge in merito alle multiproprietà ed alle parentele sono ridicole, io e mio cognato dovremmo fare un passo in dietro».
Non mancano, inoltre, le lodi al lavoro svolto a Salerno, lodi giustificate dai risultati ottenuti sul campo fino ad oggi:
«Ho salvato questa società dall’Eccellenza e l’ho iscritta alla Serie D. In 3 anni abbiamo vinto campionati e Coppe di categoria mai vinti primi, siamo tornati in Serie B ed ora puntiamo a migliorarci ancora».