Nella partita con il Cosenza la Salernitana ha ritrovato il capitano Luigi Sepe, che è sceso in campo nonostante il fastidio alla gamba destra vista l’indisponibilità di Fiorillo.
Salernitana, il segnale del capitano
Nel match andato in scena a Cosenza domenica 3 novembre, la Salernitana è uscita dal campo strappando un punto grazie alla rete di Verde – su rigore – nella ripresa. I granata proseguono il loro periodo complicato, con due sconfitte e due pareggi nelle ultime quattro giornate.
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Tra le note positive della giornata risalta senza dubbio il sacrificio del capitano Luigi Sepe. L’estremo difensore era rimasto fuori nelle due partite precedenti (contro Cremonese e Cesena) a causa di un infortunio al bicipite femorale della gamba destra. Nella sfida interna con il Cesena, però, l’espulsione di Fiorillo aveva costretto Martusciello a lanciare il diciottenne Francesco Corriere, al suo esordio tra i professionisti. Lo stesso Corriere avrebbe dovuto giocare l’incontro con il Cosenza, ma così non è stato.
Sepe ha deciso di bruciare le tappe e stringere i denti: la squadra, in questo momento complicato, ha bisogno del suo capitano. L’esperienza può essere un valore aggiunto e l’ex Napoli lo sa.
A Cosenza si è chiaramente gestito, andando a calciare la palla quasi solo con il sinistro, evitando così di forzare la gamba che aveva subito l’infortunio. Dopo momenti difficili vissuti a Salerno, con il prestito alla Lazio lo scorso campionato e con diverse voci che lo vedevano lontano dalla casacca granata anche in questa stagione 2024-2025, Sepe ha dimostrato di tenerci e di essere presente per la squadra nei momenti di emergenza.
Incolpevole sulla rete di Florenzi, il numero 55 non si è mai dovuto sporcare i guanti e ha fatto registrare la sua presenza numero 10 in questa Serie B. L’estremo difensore ha ringraziato lo staff per il lavoro incredibile che ha permesso il suo rientro in campo a soli 12 giorni dalla lesione: “Rientrare dopo soli 12 giorni è da incoscienti… ma certe volte bisogna esserlo. Grazie mille a tutto lo staff e soprattutto ai miei amici Davide Bisogno e Agostino Santaniello“