Un capolavoro reso perfetto dalla superba regia di Colantuono e messa in scena dalla sua compagnia
“Una domenica granata perfetta”. Intitoliamo così la commedia che ieri è andata in scena allo stadio Arechi di Salerno. Una regia, quella di mister Colantuono, che contro il Padova è stata precisa e in ogni atto della partita. Contro una squadra si neo promossa ma non certo facile possiamo dire che ogni scelta dell’allenatore è stata precisa e fruttuosa. A cominciare dagli attori messi in scena dal primo minuto. La scelta di Gigliottì, alla sua prima ufficiale, sembrava inizialmente un azzardo, invece alla fine si è dimostrata giusta nonostante dalle sue parti giostrava un avversario ostico. Anche buttare in scena il difensore Djavan Anderson poteva far pensare ad una decisione poco congeniale ma invece anche questa mossa è stata giusta, seppur un inizio leggermente “sbandato” del giovane ex Bari alla lunga è venuto fuori dimostrando anche di saperci fare sotto porta. Suo, infatti, il gol che chiude la scena ad ogni ipotetica rimonta per gli attori veneti. Una domenica perfetta quindi non solo per il mister ma anche per gli attori, protagonisti e non, messi in scena su un palcoscenico fatto di erba e terra e non di parquet. Una domenica non perfetta invece per l’arbitro Di Paolo che è costretto a dare forfait dopo pochi minuti e cedere la direzione al quarto uomo Dionisi.
Al 26’, con gli attori granata protagonisti da qualche minuto, entra in scena lui, l’ex avellinese Di Tacchio, preferito per caratteristiche fisiche, più che tecniche, al compagno Di Gennaro. Gigliotti da calcio d’angolo scodella una palla morbida sulla quale si avventa il mediano di Trani che, nonostante la distanza apparentemente proibitiva, colpisce al volo facendo terminare la sfera all’incrocio dei pali. Un eurogol che manda in visibilio tutti i presenti. Alla fine del primo atto la compagnia granata ha l’opportunità di portarsi al raddoppio ma, dopo un’involata spettacolare, il giovane Akpa Akpro si fa ipnotizzare da Merelli. L’ivoriano resta sul palcoscenico carico di delusione ma Vitale e compagni corrono a rincuorarlo. Scene che mettono a nudo il grande affiatamento che vi è in questa nuova compagnia creata dal ds Fabiani. Una compagnia che esce di scena fra gli applausi del pubblico. Dagli spalti nel frattempo si attende il rientro in scena dei protagonisti dissetandosi, vista la calda giornata salernitana, per rimettere in sesto le corde vocali pronte a scaldarsi nel secondo atto. Gli attori protagonisti son sempre gli stessi fino al minuto 17, poi dal suo testo teatrale già perfetto il regista romano tira fuori un’opera d’arte chiamata Jallow. Il gambiano dopo soli tre minuti mette in scena tutta la sua bravura e la sua velocità, da far invidia ad i migliori scattisti dei 100mt, e con una discesa sulla destra, che lascia fuori scena l’avversario patavino, ed un preciso cross basso, manda in rete un attento e pronto Casasola. L’argentino dopo la rete si rivolge alla curva Sud con la sua esultanza che manda in estasi i tifosi. Ma non finisce qua… Ancora 4 minuti e la scena è ancora tutta per il neo entrato numero 30. Fulmina Zambataro lasciandolo sul posto e si rende ancora protagonista di una progressione verso l’area dove stavolta trova un altro difensore: Anderson mette in rete e strappa applausi dagli spalti. La commedia in atto è una delle migliori viste negli ultimi anni nel teatro preferito dei granata, lo stadio Arechi. Quei gradoni per un giorno sembrano divenir comode poltroncine della Scala di Milano. Gli attori granata hanno anche la possibilità di chiudere con un poker ma non ci riescono. Poco importa però. Dopo 4 minuti di recupero l’arbitro chiude il sipario della “sceneggiatura perfetta” avvenuta sotto gli occhi dei produttori Lotito e Mezzaroma, in una perfetta domenica di metà settembre. Una commedia che ha visto protagonisti non solo gli attori messi in scena. Protagonisti, infatti, anche quelli che non hanno potuto partecipare all’opera d’arte ma che con il loro supporto hanno reso possibile il tutto. Parliamo degli attori in granata rimasti in panchina e di quei circa diecimila spettatori paganti che sanno diventare sempre, grazie alla voce, al calore e al loro immancabile cuore, attori protagonisti fra i protagonisti. La commedia contro il Padova è finita ma presto si torna in scena. Venerdì sera bisogna, tutti insieme, proporre un altro spettacolo nel teatro dello stadio Vigorito di Benevento.