Intervistato da i colleghi de “Il Mattino”, Pawel Jaroszynski ha detto la sua in vista del rush finale di campionato della Salernitana. Il difensore polacco, tornato a Salerno nel mercato di riparazione, ha incitato i granata con la stessa grinta che mette in campo.
Salernitana, Jaroszynski è carico anche fuori dal campo
Insieme a Mamadou Coulibaly, Pawel Jaroszynski si sta rivelando il miglior acquisto della dirigenza granata nel recente mercato invernale. L’esterno polacco, sperimentato a tutto campo da Castori, sta dimostrando una duttilità solamente intravista con Ventura. Sia chiaro, nella passata gestione Jaroszynski è stato tra i migliori del pacchetto arretrato ma, in questi due mesi, ha mostrato doti forse ignare anche a lui.
Arrivato dal Pescara in cambio di Giannetti, ha subito guadagnato la maglia da titolare, saltando un solo incontro su dieci. Iconico il suo “morso” al pallone in casa del Cittadella, gesto che si può sintetizzare in una fame, di vittorie e di successi in campo.

Sull’edizione cartacea de “Il Mattino” di Napoli, in edicola stamattina, il difensore granata ha detto la sua, sia sul curioso morso che sul finale di campionato. Vi riportiamo dei brevi virgolettati.
Curioso l’episodio del morso al pallone.
«Sì, ho voluto postare anche la foto sui social perché abbiamo molta fame. Molta fame di vittorie e di successi!».
Dopo la pausa, il Lecce. Sfida più che impegnativa.
«Sì, sarà una partita difficilissima, non dobbiamo però avere paura di Coda o di Stepinski, ma di tutto il collettivo giallorosso. […] La Salernitana vista col Brescia può dare fastidio a chiunque».
Quali differenze noti tra il gruppo dello scorso anno e quello attuale? E sui tecnici?
«Non posso che parlare bene di Ventura e di Castori, sono allenatori esperti, preparati e che ne capiscono di calcio. Il gruppo, come ci fanno notare anche a volte gli avversari, è la nostra arma nel cassetto. Siamo uniti, vogliamo fare bene ed abbiamo intenzione di vincere tutte le gare da qui alla fine. […] Sono contento di essere ritornato a Salerno!».