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Salernitana-Roma, doppio ex Menichini: “Soddisfatto della mia carriera”

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In vista del match Salernitana-Roma in programma domenica 29 agosto, ore 20:45, abbiamo raggiunto telefonicamente il doppio ex Leonardo Menichini, di cui i tifosi granata conservano certamente un buon ricordo.

Salernitana-Roma, Menichini: “Totti e Salerno super”

Leonardo Menichini è un ex giocatore della Roma degli anni 1976-1978 ed è stato il vice del maestro Carlo Mazzone dal ’93 al ’96. I tifosi granata, invece, lo ricordano per la sua carriera da allenatore. Approda infatti sulla panchina della Salernitana, nell’estate del 2014, subentrando a Mario Somma. In quell’anno otterrà la promozione in serie B con due giornata in anticipo. Nonostante ciò viene esonerato, ma verrà richiamato nel corso della stagione 2015-2016, sostituendo Vincenzo Torrente e  riuscendo a salvare la squadra dopo i play-out contro il Lanciano. Anche stavolta verrà sostituito ma ritornerà ancora una volta a Salerno, nel 2019.

Menichini è stato giocatore della Roma (’76-’78) e vice allenatore del maestro Carlo Mazzone (’93-’96) oltre ad aver allenato a più riprese la Salernitana: ricorda qualche aneddoto in particolare con le due squadre?

«Premetto che di aneddoti ce ne sono tanti, per quanto riguarda la Roma, l’ho allenata ed ho giocato due anni, proseguendo poi la mia carriera a Catanzaro dove ho fatto oltre 200 partite in Serie A. Appese le scarpette al chiodo, ho iniziato la mia carriera da allenatore. Sono stato vice di Mazzone in tante squadre, per ben 14 anni, allenando in questo arco di tempo anche la Roma. In quel periodo abbiamo lanciato Francesco Totti. Era una buona squadra, abbiamo centrato per due anni l’Europa League. Ci sono state tante vittorie, qualche sconfitta, ma quello che rimane del periodo romano è un bellissimo ricordo sia da giocatore che da allenatore».

E per Salerno?

«Per quanto riguarda Salerno, anche qui conservo un bellissimo ricordo, non posso dimenticare la cavalcata fatta con la Salernitana nella stagione 2014-2015 ottenendo la promozione in B. Con i giocatori sono ancora legato da un rapporto di sincera amicizia. Da capitan Pestrin che è nello staff di Castori, a Calil, Moro, a Lanzaro».

Come vede le due squadre? La Salernitana ha qualche possibilità di giocarsela domenica sera all’Arechi contro la Roma di  Mourinho?

«Il Campionato di Serie A è un campionato molto difficile, dove la qualità recita un ruolo fondamentale. La Salernitana però, sta costruendo una squadra importante che può ambire a raggiungere l’obiettivo salvezza. Ha le qualità per potersi salvare. Anche se ovviamente è difficile poiché vi sono grandi squadre attrezzate a tutto, con rose doverose ed altamente competitive. Ma con l’entusiasmo visto nei giocatori, c’è la possibilità di raggiungere quest’obiettivo che sarebbe qualcosa di eccezionale per il territorio».

A meno di quattro giorni dalla fine del calciomercato, come valuta gli innesti della Salernitana?

«La società e Fabiani si sono mossi molto bene. C’è da tener presente che la situazione trust ha rallentato, non ti permette di agire sul mercato come vorresti ed i giocatori della Lazio non sono potuti essere riconfermati. Nonostante ciò, Fabiani e la società hanno agito per il meglio, cercando dei prestiti di valore e portando a Salerno giocatori bravi che possono fare ottime cose. A partire dagli arrivi di Coulibaly, Obi, Ruggeri, Bonazzoli, Simy. Quest’ultimi formano una coppia d’attacco di tutto rispetto».

Menichini allenatore ha qualche rammarico?

«Sono soddisfatto di quello che ho ottenuto nella mia carriera, insieme ai giocatori, abbiamo vinto 3 titoli, campionato a Salerno, un campionato a Lumezzane, Coppa Italia di serie C. Credo di aver fatto un ottimo calcio, lanciando molti giovani, ho spesso raggiunto i play off sia con il Pisa che con la Reggiana, a Crotone in B, abbiamo fatto ottimi campionati. A Crotone ho avuto anche Milan Djuric, Belec. Anche lanciare i giovani è entusiasmante, ti dà soddisfazione poi seguire la carriera di questi ragazzi, aver dato loro degli insegnamenti. Come si dice, c’è sempre da imparare da ogni allenatore».

Cosa c’è nel suo futuro dopo la fine dell’esperienza sulla panchina della Lazio primavera?

«Per il momento riposo assoluto per 4-5 mesi. Poi vedremo se capiterà qualcosa che mi possa dare ancora delle motivazioni per poter continuare. In questo mestiere, bisogna sempre avere una forte motivazione. Ad allenare la Primavera non mi sono trovato benissimo, quindi se dovesse capitarmi qualche opportunità, preferirei allenare i grandi».

Un augurio ai tifosi della Salernitana?

«Assolutamente sì. Un ringraziamento alla società che mi ha dato la possibilità di vivere delle giornate entusiasmanti, ho un rapporto molto bello con la tifoseria. Quando posso ed ho la possibilità, andrò allo stadio “Arechi” per godermi qualche partita e rivivere tutto quello che è stato. Domenica, infatti, sarò presente per la partita Salernitana-Roma. Non dimentichiamo che se la Salernitana è in seria A, è perché è stato vinto il campionato in serie B con il sottoscritto. Ci sono state due salvezze ai play out con Lanciano e con il Venezia e quindi ora non sarebbe dov’è, a giocare una grande partita con la Roma. Inoltre Salerno è una città che sento mia, spesso trascorro le vacanze in costiera Amalfitana e nella zona del Cilento. Sono legato a questo territorio per la sua bellezza e per i ricordi che mi legano calcisticamente in questa splendida terra. Un grande in bocca al lupo per quest’annata e speriamo di poter festeggiare questa salvezza che sarebbe per tutti voi addetti ai lavori, per l’ambiente e per la Società un ulteriore grande obiettivo raggiunto».

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